Report Slam FC12: Iovita diventa il nuovo campione dei pesi massimi, Manuel Milito difende la cintura, diventando Hokage.

Domenica alla Tuscany Hall si è svolta la dodicesima edizione di Slam FC: “Para Bellum”. Marco Santi ed Elita Milito sono tornati con un nuovo doppio evento in questo inizio 2019, riproponendo il format Slam + WAR SKC che già portò buoni risultati lo scorso anno.

Il torneo di grappling submission only si è svolto nel corso della mattinata ed ha visto prevalere, nel preliminary tournament, Manuel Pilato. Si riconferma, invece, campione del torneo ufficiale il brasiliano Gabriel Almeida, che porta a casa la vittoria ai danni di Hygor Brito. I due super fights hanno coronato vincitori Ernesto Papa (via TKO contro Andrea Milani, sostituto dell’ultimo momento di Minonzio, infortunato) e Irene Azzalin (via armbar contro Samin Kamal Beik).

Alle 18 e 30 ha avuto inizio la card dilettanti di Para Bellum (QUI i risultati di tutto l’evento). Gli incontri sono stati divertenti e variegati ed hanno dato spazio ad atleti giovani e molto interessanti; su 12 totali solamente due sono arrivati nelle mani dei giudici. L’arbitraggio è stato a tratti incerto in questa fase dell’evento e si segnala una vittoria per squalifica di Antonio Tropeano, vittima di un pestone al viso in stile Pride FC.

A seguire hanno avuto luogo i 5 match dell’undercard professionistica, dove hanno trovato spazio atleti debuttanti e semi debuttanti. Le emozioni non sono state particolarmente intense, ma gli incontri si sono rivelati quasi tutti equilibrati. Degno di nota il debutto da professionista di Franc Agalliu, che impiega due round a finire via TKO il suo avversario Abraham Acosta, dimostrandosi superiore in tutte le fasi del combattimento. Segnaliamo anche la prestazione di Eris Dano, che vince senza troppi patemi contro il più esperto Luca Della Latta.

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La main card prevedeva ben 5 match titolati e le aspettative non sono state tradite, nemmeno uno è arrivato al verdetto dei giudici.

La prima cintura in palio era quella della categoria pesi welter. A contendersela il prodotto dell’ Hammer Team Wisem Hammami (3-0) e l’atleta del Fight House Verona Liviu Butuc (7-5-1). Nelle fasi iniziali dell’incontro il fighter moldavo porta dei calci alle gambe molto pesanti, ma Hammami è veloce di braccia e trova subito le misure, colpendo varie volte Butuc fino a mandarlo knockdown con uno splendido gancio, costringendo l’arbitro a decretare la fine del match.

Greg Shestakov (2-0) vs Geazi Souza (3-2) per il titolo pesi leggeri. Souza ha sostituito, con appena un giorno di preavviso, Alessio Ciurli, fuori dal match per problemi legati al taglio del peso. Shestakov ha portato a casa la vittoria al 4 round via KO tecnico, dominando nelle fasi a terra grazie ad una pressione incessante. Souza ha comunque dimostrato grande cuore e coraggio accettando l’incontro con così breve preavviso. Abbiamo avuto modo di farci rilasciare una dichiarazione dall’atleta brasiliano poco prima del match, queste le sue parole:

Non mi aspettavo questa chiamata però mi stavo già allenando per un altro match, quindi sono pronto. La strategia sarà quella di sempre: combatto per vincere. Massimo rispetto per il mio avversario, ma andrò per la mia strada.

Il terzo match della serata ha visto opposti Simon Biyong (4-1) e Fabio Russo (5-4) per la prima difesa del titolo dei pesi massimi leggeri da parte dell’atleta di stanza alla X1 Boxing. L’incontro si rivela molto combattuto, con entrambi i lottatori che danno tutto per raggiungere la vittoria. Biyong impone la sua maggiore fisicità nelle fasi di clinch e cerca di portare l’incontro a terra. Russo ha la meglio negli scambi in piedi anche grazie alla sua buona base pugilistica. Nel terzo round l’atleta romano, ormai esausto, viene colpito da diverse ginocchiate che vanno segno su corpo e spalla. Queste causano un brutto infortunio al braccio di Russo, che non riesce più a difendersi dai colpi di Biyong e viene sconfitto per TKO.

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Nel co main event il campione in carica Manuel Milito (5-0) ha messo in palio la cintura dei pesi mosca contro Michelangelo Lupoli (3-2). I due atleti, fra i talenti più interessanti del panorama nostrano, hanno dato vita ad un ottimo spettacolo, scambiando a viso aperto e mettendo in risalto qualità tecniche ed atletiche. A spuntarla è stato l’atleta di casa, che ha prima steso Lupoli con un ottimo colpo ed è stato poi letale a terra, finalizzando tramite una rear naked choke da manuale. Milito difende il titolo con una prestazione eccezionale e si dimostra in costante miglioramento, si prospettano scenari importanti nel suo futuro.

Tempo di main event, in gioco la cintura dei pesi massimi. Marian Iovita (4-0) e Paolo Zorzi (2-3-2 NC) hanno dato vita ad un incontro al cardiopalma. Nel primo round i due atleti scambiano da subito violentemente, Iovita ha la meglio sul finire del primo round, arrivando al suono della campanella in netto controllo. Nel secondo round Zorzi riesce a portare il match a terra, prendendo la monta e colpendo con violente gomitate. L’incontro sembra sul punto di essere fermato, ma “Il Padrino” resiste e l’arbitro fa rialzare i fighter. Nuovamente in piedi, Iovita riesce a far valere una maggiore perizia tecnica stordendo Zorzi e costringendolo a parete. Da questa posizione porta molti colpi pesanti e Zorzi non riesce più a reagire. Iovita è il nuovo campione pesi massimi di Slam FC. I due atleti hanno dato vita ad un incontro che rimarrà nella storia delle MMA italiane per la violenza ed il cuore che hanno espresso. Mi viene in mente un solo album per descrivere questo match.

Giunge così al termine Slam FC 12 “Para Bellum”. L’evento non ha tradito le aspettative ed ha alzato il livello della promotion. La Tuscany Hall si conferma location adatta, sia in termini di capienza che di visibilità. La card è stata ricca e variegata, i 5 match titolati hanno regalato spettacolo, adrenalina ed hanno messo in mostra atleti molto promettenti. In definitiva, è stato un evento decisamente riuscito, capace di richiamare una buona quantità di pubblico.

Abbiamo contattato l’organizzatore Marco Santi per una considerazione post evento. Queste le sue parole:

Sono pienamente soddisfatto dell’evento “Para Bellum”, inteso come insieme di WAR e Slam. I match sono stati spettacolari e l’organizzazione è stata ottima, abbiamo alzato lo standard qualitativo rispetto ai nostri eventi precedenti. WAR si è confermato evento di livello, sono felice che abbia vinto nuovamente Almeida, in modo da creare una storia. Brito è stato un ottimo avversario ed è riuscito ad impedirgli di vincere nel tempo regolamentare. Il match di combat jiu jitsu è piaciuto molto ed è stato un successo di pubblico. Slam ha avuto un’ottima card, a partire dai 12 match semi professionistici che sono stati molto piacevoli ed hanno messo in luce atleti giovani ed interessanti, fino ad arrivare alla main card che ha regalato 5 finalizzazioni su 5 e degli incontri indimenticabili.

Sono contento a livello di match making in quanto tutti i fighter che abbiamo assunto erano vogliosi di trionfare ed hanno dato tutto quello che avevano. Stiamo cercando di costruire una storia con gli atleti: Shestakov è il terzo incontro che combatte a Slam ed è arrivato al titolo; Marian ha combattuto solamente in Slam; Agalliu ha fatto il suo debutto professionista ma aveva combattuto già diverse volte da noi sotto regolamento IMMAF; Eris Dano stesso si è fatto conoscere a Slam; Hammami aveva già combattuto e vinto nel nostro evento ed ora è campione; Biyong consolida la sua posizione con la prima difesa; stessa cosa Milito. Sono molto felice sotto tutti questi aspetti.

A livello di pubblico abbiamo avuto un ottimo riscontro, non ti so dire i numeri precisi perché dobbiamo ancora fare i calcoli, ma considerando il biglietto unico sia per WAR che per Slam siamo arrivati davvero vicini al sold out. Stiamo già bloccando la data per il prossimo evento Slam WAR numerato, fra poco più di un anno. C’è un progetto più che concreto per fare un evento Slam Underdog con tanto di WAR ad iscrizione con categorie di peso nel periodo estivo. In conclusione siamo pienamente soddisfatti, ci sono stati degli errori che riguarderemo, ma crediamo davvero di aver fatto una bellissima edizione anche a livello nazionale, che verrà ricordata.

Preferiamo prendere atleti che sono attivi sul suolo italiano e che possono creare delle storie piuttosto che un atleta straniero, magari di ottimo livello, ma che gira di promotion in promotion solamente in cerca della borsa. Vogliamo cercare di ricreare, nel nostro piccolo, quello che è il format UFC. Gli atleti che avete visto quest’anno cercheremo di riproporli al prossimo evento, creando una storyline più delineata possibile.

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Matteo Manfredini

Nacque nel lontano 1995, appassionato di musica e, più recentemente, arti marziali miste. Ha praticato Calcio, Kick Boxing ed MMA. Molto antipatico.

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