Michele Posa, telecronista WWE per Sky Sport, in una lunga intervista al nostro sito, ha parlato del possibile match campione WWE vs campione UFC, ovvero Brock Lesnar vs Daniel Cormier, da fan e profondo conoscitore del mondo del pro-wrestling.

A UFC 226 Daniel Cormier ha shoccato il mondo dopo aver messo KO Stipe Miocic, l’uomo con più difese del titolo nella storia dei pesi massimi UFC. DC è diventato così campione di due categorie di peso differenti, visto che aveva alla vita anche il titolo dei pesi massimi-leggeri. Subito dopo la fine dell’incontro, il neo-campione ha sfidato Brock Lesnar, presente a bordo gabbia. Lesnar non si è tirato indietro e ne è nato un siparietto all’interno dell’ottagono.

Abbiamo chiesto a Michele Posa quali vantaggi e quali svantaggi avrebbero UFC e WWE da un match champ vs champ. Cosa succederebbe se Daniel Cormier e Brock Lesnar arrivassero entrambi campioni al match? Sappiamo già, però, che Lesnar sarà impegnato a difendere il suo titolo di campione Universale WWE a SummerSlam il prossimo 20 agosto. “The Next Big Thing” se la dovrà vedere con Roman Reigns, nel quarto confronto titolato tra i due. L’evento sarà visibile nella notte tra il 19 e il 20 a partire dall’01:00 al costo di 14,99 euro, mentre le repliche saranno disponibili, anche on demand, dal 20 al 23 alle ore 10:00, 15:00 e 20:00.

Può sembrare strano, ma fare un pronostico in un mondo predeterminato come quello del wrestling è molto più complesso rispetto ad uno sport con risultato incerto.

Anche se la storia ti viene raccontata in un certo modo, non è come nei film tra indiani e cowboy anni ’60, con quest’ultimi che vengono salvati all’ultimo dalla cavalleria. Quindi può accadere che tutto ti faccia pensare a un determinato finale, poi la situazione termina in un altro modo, magari più banale, senza un colpo di scena o un ribaltamento di fronte improvviso.

La sensazione diffusa tra i fan e le ultime vicende sembrano portare ad una perdita del titolo da parte di Lesnar. Ne è in possesso da tanto tempo e combatte poco. La WWE ha bisogno di qualcuno che porti in giro la corona universale. La stessa sensazione, però, c’era diversi mesi fa, a WrestlerMania, dove il 99.9% degli appassionati, suffragati da rumors di ogni tipo, pensava che Lesnar avrebbe perso contro Roman Reigns. Sappiamo com’è andata, invece.

È una situazione in alto mare. Se fossi in WWE lascerei la cintura a Lesnar a SummerSlam e gliela farei perdere la sera dopo o in tempi brevi. Magari con la valigetta, oppure con Lesnar che fa troppo l’arrogante, dopo aver fermato Roman Reings allo stremo, al termine una girandola di eventi.

Lesnar non ha un record positivo quando si tratta di perdere la cintura. In passato nella New Japan Pro Wrestling, dopo aver demolito tutti i top della federazione, si rifiutò sostanzialmente di perdere il titolo, che gli venne sottratto d’ufficio.

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Dopo aver analizzato la situazione in divenire di Lesnar, Posa analizza aspetti positivi e negativi di un possibile incontro Lesnar vs Cormier:

Francamente fare campione contro campione creerebbe un hype mostruoso dal punto di vista pubblicitario. Da un punto di vista della reputazione, però, sia la WWE che la UFC rischierebbero grosso.

Rischierebbe la UFC che avrebbe dato una chance titolata a qualcuno che l’ultima volta è stato trovato dopato, lasciando qualche dubbio anche sul fatto che tra lui e Mark Hunt ci fosse così grande differenza.

Se Lesnar dovesse fallire nuovamente un test antidoping, metterebbe in discredito la WWE che l’ha tenuto come campione per così tanto tempo. Tra l’altro essendo un part-timer, quindi con una situazione di verifica diversa rispetto a chi è lì costantemente, non è stato sottoposto a controlli. Lesnar potrebbe gettare un’ombra sulla federazione, qualora ci fosse qualcosa fuori posto. D’altronde la WWE è quotata in borsa. D’altra parte se Lesnar dovesse perdere con Cormier, per la WWE, il campione più longevo della storia moderna, le avrebbe prese facendo la voce grossa.

Se invece a perdere fosse Cormier, DC sarebbe stato sconfitto da uno che l’ultima volta è stato trovato positivo all’antidoping. In più, non ha brillato con Hunt nell’ultimo incontro. In tutto questo tempo, poi, si è dedicato al wrestling, ritenuto da tanti appassionati di MMA una pagliacciata. Avresti il campione della categoria “più mediatica”, nonostante non sia quella con il personaggio più carismatico, che ha perso contro uno che ha lottato 2 volte negli ultimi 7 anni e la categoria non sarebbe galvanizzata.

Dal punto di vista del mercato potrebbe essere un successo clamoroso. Forse ha più da perderne la UFC, anche se il fatto che CM Punk abbia perso male non ha fatto bene all’immagine al mondo del wrestling, nonostante la narrativa umana creata attorno all’ex campione.

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Posa infine analizza come la WWE ha reagito al siparietto tra Cormier e Lesnar al termine di UFC 226:

La prima settimana è stato accantonato e WWE ha riferito solamente della Rousey nella Hall of Fame. Forse c’erano dei problemi contrattuali relativi alla federazione e alla situazione di Lesnar, problemi che penso si siano risolti.

Dalla settimana successiva, il manager di Lesnar, Paul Heyman sul ring, quindi nella situazione scenica, ha dichiarato che Lesnar vuole vincere a SummerSlam per rappresentare la WWE in UFC. Vuole diventare il primo campione a detenere entrambe le cinture. La mitica narrativa che Heyman sta dando all’interno del mondo WWE è che Lesnar voglia andare in UFC per uscirne con due corone e quindi se ne parla.

Io penso che ci sia stato un accordo tra le parti. Dana White è stato inquadrato in uno degli ultimi PPV WWE e hanno spiegato chi fosse. Le due parti stanno parlando e si stanno scambiando informazioni. Sono consce che possano darsi una mano a vicenda, magari in apparenza guardandosi storto e mantenendo la propria diversità. Si tratta pur sempre di due prodotti molto diversi.

Questa è la prima parte di una serie di interviste nelle quali si parlerà dei punti di contatto tra il pro-wrestling e le MMA. Entrambe verranno analizzate sia a livello storico, sia per gli spunti che il mondo delle MMA potrebbe prendere da quello del pro-wrestling.

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Marco DallAcqua

Nato e cresciuto con la passione per la pallacanestro, scopro le MMA con l’incontro tra Brain Stann e Wanderlei Silva. Da li è amore a prima vista. Da quel 2013 seguo le MMA con grande passione, parlando di UFC e MMA italiane attraverso il blog di MMA Talks.

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