Conor McGregor a un passo dal main event di UFC 222. Che l’irlandese fosse prossimo al ritorno all’ottagono, lo avevamo appreso dal suo profilo Instagram, ma che fosse davvero pronto a subentrare a Max Holloway nell’incontro con Frankie Edgar, lo scopriamo dalle parole del suo compagno di team, Artem Lobov.

Mancava davvero poco affinché avvenisse. È tutto vero, al 100%. Conor era pronto, stavamo preparando le truppe, eravamo pronti.

Intervistato da Ariel Helwani, nel corso di “TheMMAHour”, il lottatore russo naturalizzato irlandese ha spiegato come i preparativi per l’incontro fossero a buon punto. Difatti, il team aveva pianificato il viaggio per Las Vegas ed un piccolo camp per migliorare le condizioni fisiche e mentali di Conor McGregor.

Conor voleva l’incontro. Nel parlare con lui ho capito quanto pronto fosse alla sfida, quanto volesse provare al mondo le sue capacità.

Come sappiamo, però, la UFC ha deciso di non assecondare i desideri di Conor McGregor. L’organizzazione, infatti, avrebbe avuto bisogno di più tempo per poter sfruttare, soprattutto a livello economico, il ritorno dell’irlandese nelle MMA. Per questo motivo, quindi, bisognerà aspettare probabilmente l’estate o il prossimo autunno per rivedere l’ex campione dei pesi piuma e dei pesi leggeri in azione.

Per quanto ne so, la UFC non era totalmente entusiasta dell’idea perché mancava davvero poco all’evento e non ci sarebbe stato molto tempo per costruire l’incontro. Per quello che ho sentito, è stata questa la ragione principale per cui il tutto si sia concluso con un nulla di fatto.

, , , , , , ,
Marco Seppone

Laureato in Giurisprudenza, ho collaborato per qualche anno con testate giornalistiche locali. Appassionato di sport, ho scoperto le MMA con UFC 189.

Leggi anche