Anderson Silva nega di aver fatto uso di doping, per il campione brasiliano la positività agli ultimi test anti-doping condotti dall’USADA sarebbe il frutto di un integratore “corrotto”.

Lo scorso 25 novembre, il Ragno avrebbe dovuto affrontare Kevin Gastelum nel main event di UFC Shanghai, ma dai controlli svolti dall’agenzia anti-doping degli USA, il lottatore sarebbe risultato positivo agli steroidi. Intervistato da “TMZ”, il lottatore ha spiegato che

Probabilmente gli integratori che ho utilizzato era contaminati. Non lo so, sto aspettando. Ovviamente se avessi preso gli steroidi, sarei stupido. Sono troppo vecchio. Non sono al principio della mia carriera, ma alla fine.

L’ex campione dei pesi medi, non è nuovo a problematiche di questo tipo. Nel gennaio 2015, infatti, nell’immediato post dell’incontro contro Nick Diaz ad UFC 183, il brasiliano risultò positivo al drostanolone ed all’androsterone, steroidi anabolizzanti che gli causarono un anno di sospensione dalle competizioni.

Attualmente, a causa degli ultimi controlli anti-doping falliti, il Ragno dovrà stare lontano dall’ottagono per ben quattro anni. La speranza per il brasiliano sarebbe quella di tornare in tempo, magari accordandosi con l’USADA, per l’ultimo incontro col pugile Roy Jones.

Sono in attesa dell’USADA e dei miei avvocati. Magari la situazione potrebbe risolversi in tempo per il match contro Roy Jones.

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Marco Seppone

Laureato in Giurisprudenza, ho collaborato per qualche anno con testate giornalistiche locali. Appassionato di sport, ho scoperto le MMA con UFC 189.

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