Alexander Gustafsson sfida Luke Rockhold, il fighter svedese solitamente è estraneo alla logica dell’aggressività tramite i social media per procurarsi un match, ma per l’ex campione dei pesi medi ha fatto un’eccezione.

Il campione di categoria Daniel Cormier è già impegnato contro Stipe Miocic nel superfight in programma per il 7 luglio, nella cornice di UFC 226. The Mauler sarebbe potuto essere un legittimo contendente al titolo dei mediomassimi negli scorsi mesi, ma un infortunio alla spalla lo ha tenuto a lungo fuori dai giochi. Costretto dunque a guardarsi intorno per procacciarsi un avversario alternativo, già a febbraio aveva puntato gli occhi su Rockhold. Come dichiarato  recentemente nel corso di un’intervista ai microfoni di MMA Hour, non ha apprezzato le sue dichiarazioni.

In primo luogo, non nego che sia un buon fighter, ma ultimamente mi pare che abbia parlato un po’ troppo a vuoto. Ha dichiarato che combattere al limite delle 205 libbre è molto più semplice che non nei pesi medi. Sembra quasi che voglia salire di categoria per cercare un match facile, e io sono qua ad aspettarlo per dargli il benvenuto. Lui l’ha sparata grossa, e io sono pronto a rispondere.

Gustafsson ha poi chiarito che la sua priorità rimane sempre la titleshot, ritiene di essere il n°1 contender ma nel frattempo non disdegnerebbe salire nell’ottagono con Rockhold. Lo svedese si è poi soffermato sullo scambio di tweet fra i due, giustificando le sue affermazioni.

Ho risposto a Luke scrivendogli che con una mascella debole come la sua non può che aspettarsi altre sconfitte per KO nel mediomassimi. Non è una provocazione, è solo un fatto. Ha perso due degli ultimi tre incontri subendo dei KO molto violenti, non vedo come possa reggere colpi che partono da atleti con 20 libbre in più.

 

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Andrea Negro

Studente di Lettere da sempre appassionato di sport da combattimento, da qualche anno di arti marziali miste, con una particolare attenzione per le promotion europee.

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