Jon Jones (23-1), ha superato gli esami del sangue fatti la notte del sua match per il titolo contro Daniel Cormier (19-1) a UFC 214 il 29 luglio.

La notizia è arrivata dopo che Jones è risultato positivo ad una sostanza proibita secondo le regole della United States Anti-Doping Agency (USADA) in un campione di urina prelevato il 28 luglio.

Jon Jones, che ha collezionato una serie di errori negli ultimi anni, è risultato positivo al Turinabol, uno steroide anabolizzante, sviluppato nella Germania dell’Est nel 1960. Sfortunatamente per Jones, il Turinabol può essere individuato solo nelle urine.

Un portavoce dell’USADA ha rilasciato la seguente dichiarazione ad Ariel Helwani di MMA Fighting, spiegando la situazione attuale di Jon Jones:

Dal momento che l’agente di sig. Jones ha commentato pubblicamente questa questione, noi confermiamo che il sig. Jones ha fornito un campione di urina e di sangue il 6 luglio e un ulteriore campione di urina il 7 luglio, entrambi risultati negativi. Il 28 luglio il suo campione di urina è risultato positivo al Turinabol. Dopo l’incontro ha fornito un campione di sangue che è risultato negativo.

Il Turinabol, steroide anabolizzante proibito, si individua solo negli esami delle urine e non in quelli del sangue. Le analisi delle urine e del sangue sono complementari e non ricercano le stesse sostanze. È importante ricordare che il signor Jones è innocente a meno che e finché il processo in corso dica il contrario. È giusto aspettare il processo prima di saltare alle conclusioni.

Benché anche il direttore della commissione atletica della Californa, Andy Foster, si era detto sorpreso per i risultati, questa spiegazione smentisce la notizia. Se il Turinabol è rintracciabile solo nell’urina, allora gli esami del sangue di Jones non hanno alcun valore. Jones è ancora nei guai per aver fallito i test precedenti a UFC 214 e continua a cercare di provare la sua innocenza.

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