Luke Rockhold sulla lista nera di Yoel Romero: sarebbe questo il motivo per il quale il cubano ha accettato, con poco preavviso, il match contro l’ex campione dei pesi medi.

Intervistato da Ariel Helwani, nel corso di “TheMMAHour”, “the Soldier of God” ha rivelato di aver provato un certo piacere nel mettere KO l’americano. Il cubano, infatti, non avrebbe perdonato a Rockhold le critiche mossegli a seguito del caso USADA. Con Bisping, l’ex campione dei pesi medi fu tra i primi a scagliarsi contro Romero, reo di aver fatto uso di sostanze dopanti.

Quando ho avuto i miei problemi con USADA, lui ha parlato male di me. Prima della faccenda di USADA, ogni qual volta mi vedeva, che fosse Vegas o qualsiasi altra riunione organizzata per gli atleti dalla UFC, lui mi diceva ‘Hey, come va? Ti andrebbe di uscire insieme? Ho bisogno di una festa’ ed io ‘Ok, nessun problema, Andiamo.’

A seguito dei test condotti dall’agenzia anti-doping statunitense, nel gennaio del 2016 il cubano risultò positivo ad un ormone della crescita, l’Ibutamoren. A seguito di vari ricorsi, la federazione ed il lottatore concordarono per una sospensione dalle competizioni di soli 6 mesi. La sostanza dopante, infatti, è la risultante di una contaminazione dell’integratore utilizzato dall’atleta.

Nel periodo della questione con USADA, lui e Michael Bisping furono i due, i primi due ragazzi a parlar male di me. Ok, Bisping è Bisping. Con lui non ho mai avuto rapporti ma con Rockhold invece sì. Hai parlato così di me? Ok, mi sono detto.

Da quel momento, Luke Rockhold è entrato a far parte della lista nera di Yoel Romero. Da quel momento, “the Soldier of God” ha atteso il giorno per sfidare l’americano all’interno della gabbia.

L’idea dell’ex campione dei pesi medi, secondo il cubano, era che l’incontro tra di loro non sarebbe mai avvenuto. Romero, sulla soglia dei 40 anni, era sul viale del tramonto, bastava attendere qualche altro anno ed avrebbe annunciato il ritiro dalla UFC. “The Soldier of God”, invece, ha avuto pazienza e l’occasione di poter affrontare Rockhold, come sappiamo, gli è stata fornita su un piatto d’argento ad UFC 221.

Sono ancora qui per te. Sto per venirti a prendere. Sono ancora qui, non per la cintura, ma perché è una grande occasione per combattere contro di te. Tutto ciò perché hai parlato male di me. La devi pagare.

La rabbia covata in questi anni dal cubano è esplosa nel terzo round del main event di UFC 221, quando con un colpo perfetto ha messo KO Rockhold. “The Soldier of God”, però, è anche un appassionato delle Sacre Scritture, per questo, a conclusione dell’incontro, ha voluto deliziare il pubblico ed il suo avversario con una citazione Biblica: il bacio di Giuda. Una volta costretto Rockhold contro la gabbia, il cubano gli avrebbe detto

Hey Luke. Io ti amo. Io ti amo. Ti ricordi il periodo in cui eravamo amici, uscivamo insieme. Ti ricordi cos’è successo dopo l’USADA? Te lo ricordi? Io sono ancora qui. Ti amo.

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Marco Seppone

Laureato in Giurisprudenza, ho collaborato per qualche anno con testate giornalistiche locali. Appassionato di sport, ho scoperto le MMA con UFC 189.

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