Miesha Tate su Jon Jones: l’ex campionessa dei pesi gallo UFC ha dato la sua opinione riguardo la positività dell’atleta di Rochester prima di UFC 214.

Secondo la Tate non esistono altre opzioni se non seguire le regole stabilire dall’USADA, che fornisce tutti i precetti in anticipo in modo tale da evitare qualsiasi positività, a meno che non ci sia l’intenzione di imbrogliare.

Miesha Tate, che ha da poco dato il via alla sua carriera da manager, si è espressa in modo chiaro a MMA Tonight su Sirius XM:

O sei pulito, o non lo sei. Non ci sono zone grigie quando si tratta di uno sport da contatto. Non mi importa se l’USADA mi dice:” Miesha, non mangiare Cheerios durante la tua settimana del tuo combattimento”. Indovina, non sto mangiando Cheerios, Queste sono le regole. Loro rendono il nostro sport sicuro e pulito, e noi dobbiamo seguirli.

“Cupcake” ha spiegato con maggior dettaglio il concetto sopra espresso:

Conosci le regola in anticipo. L’USADA distribuisce opuscoli, tonnellate di informazioni. Rendono la cosa molto facile. Se avete una domanda, se c’è qualcosa che il dottore ti prescrive, tu hai un numero di telefono, hai un sito web. Tu puoi passare attraverso un grande numero di persone per verificare se un prodotto è legale o meno.

Molti atleti utilizzano la tesi difensiva dell’integratore contaminato per cercare di giustificare il controllo risultato positivo all’antidoping, cosa però che la Tate non riesce comunque a giustificare:

Se stai superando il limite di velocità e un agente di polizia te lo fa notare non puoi dire:”mi spiace signore non lo sapevo”. Non puoi usare l’ignoranza come una scusa, devi essere pulito al 100%, non fondamentalmente pulito.

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Marco DallAcqua

Nato e cresciuto con la passione per la pallacanestro, scopro le MMA con l’incontro tra Brain Stann e Wanderlei Silva. Da li è amore a prima vista. Da quel 2013 seguo le MMA con grande passione, parlando di UFC e MMA italiane attraverso il blog di MMA Talks.

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