Demetrious Johnson sul passaggio in One, l’ex campione dei pesi mosca UFC ha parlato del sul passaggio nella promotion asiatica One Championship.

Demetrious Johnson (27-3-1) è stato uno dei due protagonisti, insieme a Ben Askren (18-0), del primo scambio di atleti nella storia tra due promotion differenti: la UFC e One Championship. Ora che “Mighty Mouse” non è più sotto contratto con la promotion n.1 al mondo ha dichiarato di non essere mai stato entusiasta di come i fighter in UFC vengono promossi:

Non sono mai stato un grande fan del modo in cui i fighter si promuovono in Nord America. L’ho sempre visto come un comportamento da bulli e come un modo per attirare followers. Quando vedo gli atleti scrivere sui social cose tipo: “Perché non ha ancora firmato il contratto?” non posso fare a meno di vederlo come un atto di bullismo. Vedere atleti professionisti fare questo mi lascia sempre un sapore amaro in bocca.

Sono molto contento, come artista marziale, di non dovere più scendere a patti con questa cosa. In Asia invece è sempre una questione di rispetto e di promuovere l’incontro nel modo migliore, l’hanno sempre fatto, è nel loro DNA. Entriamo nell’ottagono per testare le nostre abilità. Non vedo l’ora di promuovere gli incontri in questo modo piuttosto che come in Nord America, quello era un modo che semplicemente non faceva per me.

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È dello stesso parere anche il CEO di One Championship Chatri Sityodtong, che immagina già Johnson come una superstar in Asia per il suo immenso talento nella gabbia:

DJ rappresenta le vere arti marziali. L’Asia ne è stata la casa per oltre 5000 anni ed è praticamente uno stile di vita per gli asiatici. Riguarda l’onore, il rispetto, l’umiltà, l’integrità e la disciplina di ore e ore di allenamento. È il nostro stile di vita qui in Asia e DJ non solo è il n.1 pound for pound, ma rappresenta anche tutto ciò che c’è di autentico e bello nelle arti marziali. Credo che trascenderà la semplice natura di star delle arti marziali.

Bruce Lee, Donnie Yen, Jet li, Jackie Chan, sono tante le persone che sono diventate delle star mondiali, credo che DJ abbia quel potenziale.

A tal proposito Johnson racconta di come il doppio campione di categoria Aung La N Sang è trattato nel suo paese. Spera anche lui di poter ottenere l’approvazione che non ha mai ricevuto in UFC:

One Championship vuole creare degli eroi. La prima volta che ho visto Sang combattere in Yagon, Australia, ho visto come la folla reagiva alla sua entrata in gabbia, come gridava il suo nome. I suoi connazionali lo vedono veramente come un eroe, non come un atleta che poi se ne va al bar a fare a cazzotti.

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Andrea Tommolini

Studente universitario iscritto alla facoltà di scienze umanistiche di Urbino, da sempre sono appassionato di arti marziali e sport da combattimento, agonista di grappling e BJJ.

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