Analisi UFC 297

Giovanni Bongiorno e Matteo Manfredini, arbitro nazionale di MMA, si dilettano con l’analisi UFC 297 e i suoi protagonisti.

Il titolo dei pesi medi in palio fra Sean Strickland e Dricus Du Plessis, dopo una faida partita in maniera aspra e che si sta concludendo invece all’insegna del rispetto marziale. Da una parte, l’uomo che ha detronizzato il dominatore Israel Adesanya, dall’altra quello che ha affondato il fenomeno Robert Whittaker. Una sfida difficile da pronosticare e di grande fascino data la solidità e la pericolosità dei contendenti in gara.

Buon ascolto dell’analisi UFC 297!

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Spazio poi al titolo dei pesi gallo femminili, in palio dopo il ritiro della più grande, Amanda Nunes. Raquel Pennington sfiderà Mayra Bueno Silva per l’alloro, in un match che inevitabilmente soffrirà la mancanza dell’ex campionessa, ritiratasi in possesso della cintura. Una sfida che mostrerà le abilità di due delle più forti contendenti di categoria, una categoria che non si sa se sia ancora pronta al rinnovo.

Spazio poi ad un incontro affascinante nella divisione dei pesi welter: il veterano Neil Magny affronterà il nuovo che avanza, Mike Malott. Magny proverà a tornare sulla cresta dell’onda dopo aver placidamente accettato il suo ruolo da gatekeeper, mentre Malott vorrà guadagnarsi un posto nella classe che conta, quella dei primi posti di categoria. Entrambi forti e preparati nel grappling, il match potrebbe anche sorprendere dallo stand up.

Spazio anche ai restanti match in main card: nei medi Chris Curtis affronta Marc André Barriault in un match tra duri e puri. Curtis ha dimostrato di avere una propensione per l’offensiva continua ed è un fighter tutt’altro che semplice da gestire. Barriault, dal canto suo, è un combattente sempre concentrato e capace di gestire bene i momenti dei match. Entrambi avrebbero bisogno di una vittoria convincente per tornare sotto i riflettori.

Scendiamo poi nella divisione dei pesi piuma per dare il bentornato ad Arnold Allen che affronterà il preciso Movsar Evloev. Il russo non è esattamente un grande finalizzatore, ma è imbattuto nella sua carriera da pro e Allen è il test perfetto per capire chi tra i due può raggiungere prima il picco di categoria. Un match d’apertura davvero affascinante.

Testo a cura di Giovanni Bongiorno.

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