Il main event di UFC on FOX 28 si è contraddistinto per un finale che ha fatto discutere. Jeremy Stephens spiega la controversa ginocchiata a Josh Emmett al termine del match vinto dallo stesso Stephens, per KO al secondo round.

L’angolo di Emmett è rimasto perplesso per il fatto che la ginocchiata che Stephens ha provato a dare (sembra non essere andata a segno ma ci sono dubbi a riguardo), mentre il nativo di Phoenix era ginocchia e con una mano a terra, non fosse considerata illegale. Ma non solo anche un paio di gomitate, in una fase di ground-and-pound, hanno evidentemente colpito il retro della testa di Emmett, ma non sono state punite.

L’arbitro Dan Miragliotta non solo non ha fermato l’incontro, ma ha detto all’annunciatore Bruce Buffer che la ginocchiata non ha colpito, dal sua prospettiva, la testa di Emmett.

A MMAJunkie.com, al termine del match Stephens ha dichiarato che l’arbitro Dan Miragliotta prima dell’incontro ha avvertito entrambi gli atleti che una ginocchiata del genere sarebbe stata legale, secondo le nuove regole unificate in vigore in Florida.

Dan Miragliotta è arrivato nel backstage. Ha detto specificamente che in questo stato ci sono le nuove regole (unificate). Ha detto che se due mani sono a terra, alzando una mano puoi tirare una ginocchiata.

Stephens ha continuato dicendo:

Quando ho l’ho stordito, ho aspettato un’opportunità. Stavo cercando un’opportunità per colpirlo con il ginocchio. Non era nella foga del momento e ho solo buttato un colpo, perché non sono un fighter scorretto. Non l’ho mai fatto. Cercavo di ucciderlo, ma lo faccio in modo professionale.

Infine ha aggiunto:

Ha alzato la mano. Ho tirato una ginocchiata. Non l’ho sentita andare a segno. Ma non è quello il modo in cui l’ho finito. Dan Miragliotta – se avesse pensato che fosse illegale, avrebbe stoppato il combattimento. Quello non è il mio lavoro. In questo stato, quelle sono le regole. Questo è quello che è. Ho approfittato dell’opportunità. Vado per uccidere, mi alleno per l’obiettivo, è quello che faccio.

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Marco DallAcqua

Nato e cresciuto con la passione per la pallacanestro, scopro le MMA con l’incontro tra Brain Stann e Wanderlei Silva. Da li è amore a prima vista. Da quel 2013 seguo le MMA con grande passione, parlando di UFC e MMA italiane attraverso il blog di MMA Talks.

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