GSP pronto al ritorno nella gabbia. Il canadese è fuori dai radar delle MMA dalla vittoria nel main event di UFC 217 contro Michael Bisping. Formalmente, il canadese avrebbe optato per un periodo di pausa per recuperare dai problemi fisici successivi all’incontro con il Conte, ma l’intenzione sarebbe quella di rientrare quanto prima. Saint-Pierre, infatti, è alla ricerca di una valida ragione per rimettere piede nell’ottagono. Intervistato da Ariel Helwani, nel corso di “TheMMAHour”, il campione ha parlato del suo futuro.

Sono in terapia, ma ho iniziato a fare digiuni intermittenti e questo mi ha aiutato molto. Molti dei miei sintomi sono scomparsi e mi sento molto meglio, ovviamente ho perso molto peso, ma sono fisicamente definito. Pare che la causa del mio star male sia attribuibile al tentativo di mangiare di più, forzando il mio corpo ad aumentare di peso e tutto questo associato allo stress non è stato positivo. Ho imparato dai miei errori.

L’obiettivo di GSP, come anticipato, sarebbe quello di scegliere le sfide capaci di dar un senso, o meglio, elevare il proprio status di “leggenda” delle arti marziali miste. Difatti, l’ex campione dei pesi welter e dei pesi medi è arrivato ad un punto della sua carriera in cui l’unica spinta per tornare a competere nella gabbia deriverebbe dalla volontà di superare ostacoli sulla carta impossibili.

Non ho chiuso la porta. Devo riflettere in quale classe di peso potrei tornare, 185lb, 170lb, 155lb. Ho vinto il titolo nelle 170lb tante volte. Questo non significa che non potrei tornarci e ritentare la corsa al titolo, ma adesso che sono quasi alla fine della mia carriera, se dovessi far qualcosa, dovrebbe essere qualcosa di eccitante, una situazione in cui uscirei vincente a prescindere dal risultato, qualcosa che mi possa elevare.

All’orizzonte per George Saint-Pierre si profilerebbero differenti match-up, tra cui la sfida per il titolo dei pesi welter contro l’attuale campione di categoria Tyron Woodley, oppure un nuovo capitolo della rivalità contro uno dei fratelli Diaz o, ancora, la sfida contro la gallina dalle uova d’oro della UFC, ovvero il volto delle moderne MMA, Conor McGregor. Nonostante questi incontri possano sembrare interessanti, e di certo appagherebbero i desideri dei fan della UFC, GSP si è mostrato poco entusiasta verso tali eventualità. Anzi, se il canadese potesse scegliere, ad oggi, opterebbe per un incontro contro Ben Askren se quest’ultimo fosse correttamente prima ingaggiato e poi, accuratamente pubblicizzato dalla UFC.

Come sappiamo, a seguito della vittoria nel main event di UFC 217, George Saint-Pierre ha reso vacante il titolo dei pesi medi, trasformando così Robert Whittaker da campione ad interim, ad unico detentore della cintura di categoria. Alla luce di quanto raccontato dal canadese ad Ariel Helwani, il motivo che lo spinse ad accettare l’incontro contro Michael Bisping sarebbe stato il desiderio di dimostrare, a chi nel corso degli anni lo aveva criticato, di poter vincere anche in una classe di peso superiore a quella dei welter.

Avrei potuto perdere. Ho messo in gioco la mia eredità. Era davvero rischioso. L’idea è partita dal mio allenatore John Danaher. ‘Hai combattuto per tutta la tua carriera nelle 170lb, motivo per il quale sei sempre stato criticato. Perché non provi a sfidare il campione delle 185lb?’ Ho pensato che sarebbe stata una grande idea, l’occasione per mettere fine alle tante critiche ed avevo molto tempo per mettere massa ed aumentare di peso. Ho cambiato il mio modo di allenarmi. Ho provato a rendermi un lottatore più divertente da guardare, più opportunistico, qualcuno capace di vincere, non solo grazie ad una decisione. Questa era un’altra ragione per cui sono sempre stato criticato. Per questo motivo sono davvero contento per come sia finito questo incontro.

La domanda, quindi, sorge spontanea. Rivedremo GSP nel 2018? La riposta, dalle parole del campione, pare alquanto interlucotoria.

Attualmente non posso combattere e le cose nelle MMA cambiano rapidamente. Non lo so. Forse tra qualche mese qualcuno vincerà un titolo e diverrà il miglior lottatore nella classifica pound-for-pound e questo potrebbe eccitarmi. Chi lo sa?

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Marco Seppone

Laureato in Giurisprudenza, ho collaborato per qualche anno con testate giornalistiche locali. Appassionato di sport, ho scoperto le MMA con UFC 189.

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