Conor McGregor analizza la sconfitta di UFC 229, in un lungo post sui social l’irlandese ripercorre tutto il suo match contro Khabib Nurmagomedov analizzando round per round.

Nel lungo post inserito sui social network, l’ex campione dei pesi piuma e dei pesi leggeri UFC ha approfondito i motivi che hanno portato alla sconfitta di UFC 229. In più ha aggiunto che tornerà più forte di prima e che non gli importa se il prossimo incontro non sarà il rematch con Khabib Nurmagomedov.

Questa la traduzione del post pubblicato in cui Conor McGregor analizza la sconfitta di UFC 229.

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Pensieri sul mio ultimo incontro.

Round 1. Credo da un punto di vista sportivo, il primo round sia suo. In Top Position contro la gabbia. Nessun avanzamento o danni inflitti. Ma top position. Dal punto di vista del lottato, il primo round è mio. Colpi effettivi andati a segno e volontà di ingaggiare. Il primo diretto sinistro. Ginocchiata alla testa dal basso. Gomitate in tutti gli scenari. Il mio avversario mi ha solo tenuto le gambe contro la gabbia per quasi tutto il round.

Round 2. Lui sta scappando intorno alla gabbia prima che con un colpo benedetto con una mano destra cambi il corso del round, e del combattimento.

È stato un bel colpo. Dopo il colpo, mi sono ripreso velocemente per attaccare all’istante, ma di nuovo si è tuffato per disimpegnarsi. Questo è lo sport ed è stata una mossa intelligente che ha portato a un round dominante, quindi nessun problema. Ben fatto.Se rimango attento e do un po’ più di rispetto alla fase in piedi, quella mano destra non si avvicina e ora stiamo parlando in modo completamente diverso.

Non ho rispettato abbastanza la sua fase in piedi durante la preparazione. Nessun allenamento specifico sulla fase in piedi. Affrontato solo grappler/wrestler. Non succederà più. Non ho dato rispetto al mio grappling offensivo. Mentalità difensiva. Lezioni. Ascolta nessuno tranne te stesso sulle abilità. Tu sei il padrone del tuo universo. Sono il maestro di questo. Devo ascoltare il mio consiglio.

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Round 3. Dopo il peggior round della mia carriera di combattente, torno e vinco questo round. Di nuovo andando in avanti, camminandolo verso di lui e desideroso di ingaggiare.

Round 4. Il mio recupero non è stato come sarebbe potuto essere. È colpa mia. Pur vincendo i primi scambi, si tuffa di nuovo e finisco in una brutta posizione a ore 3. Lavoro per riconquistare la posizione e finire in piedi, con le spalle alla gabbia. Una posizione stabile.

Qui però ho commesso un errore critico nell’abbandonare il over hook in questo momento cruciale, esponendo la schiena, e mi sono ritrovato battendo legittimamente. Cosa posso dire? È stato un grande combattimento ed è stato un piacere. Tornerò di nuovo al massimo. Completamente preparato. Se non è la rivincita subito, nessun problema. Affronterò il prossimo della fila. Sono sempre io, comunque. A presto miei fan lottatori, vi amo tutti.

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Marco DallAcqua

Nato e cresciuto con la passione per la pallacanestro, scopro le MMA con l’incontro tra Brain Stann e Wanderlei Silva. Da li è amore a prima vista. Da quel 2013 seguo le MMA con grande passione, parlando di UFC e MMA italiane attraverso il blog di MMA Talks.

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