Carmine Tommasone sfida Oscar Valdez, il pugile irpino tenta l’impresa della vita nella notte di sabato 2 febbraio in Texas.

Sabato 2 febbraio al Ford Center di Frisco (nei pressi di Dallas), in Texas, la Top Rank del promoter Bob Arum organizza un’importante riunione incentrata sull’incontro valido per il titolo dei pesi massimi leggeri WBO tra il russo Sergey Kovalev e il colombiano Eleider Alvarez.

Per gli appassionati di pugilato italiani, tuttavia, l’attenzione è tutta sull’incontro di sotto-clou, nel quale il messicano Oscar Valdez difende la cintura WBO dei pesi piuma contro l’italiano Carmine Tommasone.

Carmine “Mr. Wolf” Tommasone, 34 anni, è un pugile di Avellino del Team Picariello – Contrada Boxing, che vanta un record imbattuto di 19 vittorie su altrettanti incontri, 5 delle quali per KO. Nel suo palmares annovera la conquista del Titolo Italiano,del Titolo dell’Unione Europea e del Titolo Intercontinentale WBA dei pesi piuma. Ha inoltre ottenuto la qualificazione olimpica da pugile professionista e ha partecipato alle Olimpiadi di Rio del 2016. In quell’occasione raggiunse i quarti di finale, eliminato dal vincitore della medaglia di bronzo, il cubano Làzaro Alvarez. Nel suo ultimo match disputato nel corso della riunione del 30 novembre 2018 a Firenze ha sconfitto facilmente il messicano Giovanny Martinez per decisione unanime.

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Il pugilato di Tommasone si basa sull’utilizzo del jab e del gancio sinistro, grazie ai quali tiene l’avversario a distanza sfruttando il suo buon gioco di gambe, nel complesso la sua è una boxe ordinata il cui più grande difetto (come indicato dai pochi KO ottenuti) è la mancanza di potenza nella mano destra. Un altro elemento da notare è che, ad eccezione dell’esperienza nelle qualificazioni olimpiche e la partecipazione alle olimpiadi, ha disputato tutti i suoi incontri da professionista in Italia, quindi questa negli Stati Uniti sarà la sua prima trasferta.

Oscar “Fierro” Valdez, 28 anni, è un pugile messicano residente da molto tempo in Arizona. Da dilettante ha rappresentato il Messico in due Olimpiadi (Pechino 2008 e Londra 2012). Da professionista vanta un record imbattuto di 24 vittorie su altrettanti incontri, 19 delle quali per KO. Il campione è alla quarta difesa della cintura conquistata nel 2016 contro l’argentino Matias Rueda. Valdez ha difeso in passato l’alloro contro il giapponese Hiroshige Osawa, il colombiano Miguel Marriaga e il filippino Genesis Servania. Nel suo ultimo incontro ha sconfitto ai punti l’inglese Scott Quigg il 10 marzo 2018, al termine di un incontro durissimo, nel quale il campione ha sofferto la frattura della mascella alla 5° ripresa, riuscendo ugualmente a conquistare la vittoria. Proprio a causa di quell’infortunio è rimasto fermo per 11 mesi, e questo è il suo incontro di rientro.

Valdez è un pugile potente (come testimoniano i 19 KO su 24 match) e aggressivo. Il messicano carica tutti i colpi, è capace di boxare, ma lavora bene dalla breve distanza. A volte tende a cercare lo spettacolo e di conseguenza ad esporsi più del dovuto, lavora molto al corpo e il suo colpo migliore è il gancio sinistro. Le incognite principali su di lui sono come reagirà a livello fisicoe a livello psicologico al lungo stop. Valdez arriva da un infortunio piuttosto grave per la carriera di un pugile.

La chiave tattica per Tommasone dovrebbe essere quella di tenere il match alla distanza. Il pugile di Avellino dovrà cercare di evitare gli scambi ravvicinati e dovrà mandare a vuoto i potenti colpi di Valdez. L’impresa non si è di facile realizzazione, specie per l’intera durata delle 12 riprese. La potenza dei colpi e l’esperienza ad alto livello del messicano fanno pendere decisamente la bilancia dalla sua parte, ma mai dire mai. Tommasone ha saputo aspettare l’occasione della vita, adesso è arrivata e speriamo che riesca ad ottenere quello che sarebbe un successo storico per sé e per il pugilato italiano.

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Gregorio Luciani

The Self-Proclaimed Greatest Combat Sports Fan Of All Time

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