Luca Marcantonio, medico sportivo e socio aggregato del FMSI, oltre che medico ufficiale di Venator Fighting Championship, è intervenuto  nel podcast “Fuori i Secondi, e tra le altre cose, ha parlato dei rischi di chi pratica MMA.

Sicuramente, come tutti gli sport da contatto, i rischi maggiori sono i traumatismi minori e maggiori: fratture, lussazioni e traumi muscolari, forse più probabili in fase di allenamento e durante lo sparring.

Durante il match la cosa più preoccupante è la concussione, che fino a qualche anno fa non era conosciuta e pure ora si continua a studiare. È forse la cosa più pericolosa perché non è sempre facile riconoscerla: è una sorta di trauma cranico, quello che anni fa veniva chiamata commozione celebrale, con gli anni poi, le classificazioni sono cambiate.

Possiamo definire la concussione come un trauma dell’encefalo, causato dai colpi che si riceve, non solo nelle MMA, ma anche nel football americano, nel calcio, o anche nell’automobilismo, perché il cervello subisce, per il trauma, una forte accelerazione e una decelerazione, sbattendo sulla scatola cranica e subendo un’alterazione così dei danni.

Il dottor Marcantonio ha anche parlato dei sintomi della concussione, spiegando come questi non siano subito riconoscibili:

Il problema è che non si ha una perdita di coscienza, cosa che veniva chiamata in causa nel passato, per riconoscere i casi di concussione. Per questo motivo non è facile subito riconoscerla, per tutti: arbitri, medici e angolo.

Bisogna subito avere il sospetto, e siccome può essere causata anche da un trauma lieve, non solo quello importante, ed è questa un po’ l’insidia, bisogna essere bravi a riconoscere i sintomi che si dividono in precoci e tardivi, senza sottovalutarli.

I sintomi precoci sono classici: mal di testa, vertigini, più o meno lievi amnesie, in casi più gravi vomito e nausea.

I sintomi tardivi, possono presentarsi a distanza settimane, mesi o anche anni: mal di testa crescente, disturbi della memoria, affaticabilità, disturbi del sonno, umore alterato; la gamma è ampia e ancora in fase di studio approfondito.

Il rischio maggior è questo, più del KO classico e della perdita temporanea di coscienza.

Questo tutto il podcast di “Fuori i Secondi”, le parole del dottor Luca Marcantonio sono udibili a partire dal minuto 8:40.

Marco DallAcqua

Nato e cresciuto con la passione per la pallacanestro, scopro le MMA con l’incontro tra Brain Stann e Wanderlei Silva. Da li è amore a prima vista. Da quel 2013 seguo le MMA con grande passione, parlando di UFC e MMA italiane attraverso il blog di MMA Talks.

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