Secondo la previsione di Danilo Belluardo, manca poco al suo debutto nel campionato di MMA più importante al mondo: Ultimate Fighting Championship.

Il percorso che ha impostato Danilo “Caterpillar” Belluardo sul suo GPS fa tappa sabato 17 novembre al PalaYamamay di Busto Arsizio. Meta finale? UFC, nemmeno a dirlo. L’atleta milanese incontrerà sul suo cammino è il sardo Elia Madau. I due hanno dei trascorsi, visto che si allenavano insieme sotto l’egida del maestro Filippo Stabile. Madau, poi, ha lasciato il team e Milano e da allora i due non hanno più avuto contatti. Almeno fino a quando i due si ritroveranno faccia a faccia nel main event di Venator Inside 1.

Si parla di tanti anni fa, io e Madau ci allenavamo insieme allo Stabile Fight Team. Mi ha anche fatto da angolo nell’occasione dei campionati italiani di Roma, dove ho vinto. Da quando le nostre strade si sono separate e lui ha cambiato team, non ci siamo più sentiti. Niente, zero. Quando lo rivedrò in gabbia, sarà come combattere contro uno sconosciuto.

Hanno detto che c’è della rivalità tra me e lui, non è vero niente. Lo vedo come un qualsiasi avversario. In gabbia avrà quello che si merita, ma una volta che ho vinto, possiamo anche andare a berci una birra insieme. Non ho risentimenti personali nei suoi confronti, è solo un rivale sulla mia strada per il successo.

Il 2018 di Belluardo è costellato di sfide e di successi. Quattro incontri fino ad ora, quattro vittorie prima del limite, due eventi in cui è stato l’attrazione principale dell’evento, un main event nell’evento mediatico più importante nel panorama delle MMA italiane, The Golden Cage. Tutto questo, però, è arrivato dopo aver assaggiato il gusto amaro della sconfitta. Tutta questa esperienza, però, ha temprato “Caterpillar”, soprattutto dal punto di vista mentale.

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Ormai mi conoscete bene. Non ho mai rifiutato di combattere contro nessuno. Sono sceso nei 66 kg per affrontare AJ McKee, che è imbattuto in Bellator. Ho combattuto nei 77 kg contro Paternò, che è diventato campione dei pesi welter in Cage Warriors. Ora ho trovato la mia dimensione ottimale nei 70 kg. Combatto contro chiunque perché non ho paura di nessuno. Ho ben chiaro quello che voglio fare, dove voglio arrivare e penso solo a fare le mosse giuste.

Il fine è sempre uno: Ultimate Fighting Championship. I confini nazionali iniziano ad andare stretti a Belluardo, ma non per questo è disposto a scendere a compromessi. L’atleta milanese si vede a un passo dalla gloria, motivo per cui preferisce andare coi piedi di piombo. La strada imboccata è quella giusta, vanno definiti i dettagli e sistemato qualche contrattempo.

Ho in testa un solo obiettivo: UFC. Voglio combattere solo in UFC. Certi eventi ormai non mi emozionano neanche. Ho ricevuto alcune proposte internazionali alle quali ho dovuto dire di no per questo, ma sono sicuro di aver fatto la scelta giusta. Mi hanno chiamato per combattere in Bellator, ma ho rifiutato. Il mio manager sta lavorando per il mio esordio in UFC. Non posso svelarvi più di tanto, ma ho ricevuto una proposta interessante questo mese. Per come la vedo io, ormai è solo questione di tempo. Devo solo continuare a combattere e mantenere questo momento di forma.

Management, già. Qualche mese fa, Belluardo ha deciso di staccarsi dal management che l’ha accompagnato nella prima parte della sua carriera, Superbia Management, per affidarsi a un manager straniero che ha già avuto modo di lavorare con atleti italiani.

La differenza con i management italiani si vede eccome. Il mio attuale management è quello che ha portato in UFC Marvin Vettori. Agli italiani mancano gli agganci giusti per far esordire un atleta in UFC. Guardate tutti gli atleti italiani che hanno combattuto in UFC, non ce n’è manco uno con un manager italiano. Sono in buoni rapporti con il mio ex management, niente da dire, ma da parte loro troppe parole e pochi fatti.

Proprio al manager vuole dedicare l’ultimo messaggio della nostra intervista.

Voglio trasmettere un messaggio al mio manager e voglio farlo in inglese.

I want to thank Iridium for all the support is giving me and for always believing in me. I won’t let you down guys, this is the right path to glory.

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Crediti immagine: 4once

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Tudor Leonte

Alla perenne rincorsa del tesserino da giornalista pubblicista, ho scritto di MMA per alcune testate giornalistiche italiane e altri siti del settore. Al momento collaboro con Sherdog.com. Scrivo cose, intervisto gente, mi diverto.

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