Oggi si compie un anno di 4 once, un anno fa oggi, 27 agosto, iniziava in maniera ufficiale l’attività del nostro sito: scrivere notizie di MMA.

È con molta emozione che mi appresto a scrivere queste righe. Sono passati con esattezza 12 mesi da quando la prima penna del sito Marco Dall’Acqua e il sottoscritto ci siamo detti “Cià, iniziamo a fare sul serio, va”. Detto fatto, da quel giorno in poi abbiamo versato fiumi e fiumi di inchiostro (virtuale) sulle pagine di questo sito.

27 agosto 2017 è la data ufficiale d’inizio, anche se il primo articolo comparso sul nostro sito risale al 14 luglio. Nel frattempo, abbiamo dovuto riflettere bene su quali erano le nostre intenzioni e ci siamo dati delle regole. La prima, che è anche quella più importante, è una battuta tratta da un famoso film di Quentin Tarantino, Pulp Fiction. “Non è ancora il momento di cominciare a farci i pompini a vicenda”, dice Mr. Wolf, il risolvi problemi. Premesso questo, tutto il resto è venuto da sé e abbiamo iniziato a cercare altri ragazzi che la pensassero come noi e così si è creato il team di 4once.

Ci siamo prefissati due obiettivi: il primo era quello di fare dell’informazione di qualità. Notizie aggiornate, informazioni precise e articoli brevi, scritti con un tono asciutto che tenesse ben lontane le opinioni dai fatti. E questo obiettivo l’abbiamo centrato in pieno. Più del 95% dei 1511 articoli pubblicati ad oggi promuovono un modo di fare informazione che separa il pensiero dell’autore sulle vicende che racconta dai fatti raccontati. Il restante 5% (e voglio essere generoso, benché io sia sicuro che la percentuale sia minore) sono articoli d’opinione. Non fraintendetemi, scrivere solo pezzi d’opinione non è sinonimo di cattiva informazione, ma alla base delle opinioni ci devono essere i fatti.

Il secondo obiettivo è ancora in divenire. Facciamo quello che facciamo per passione, perché ci piace scrivere e ci piacciono le MMA. Un fuoco senza carburante, però, si spegne. Vogliamo far diventare questa passione un lavoro retribuito, perché non ci possiamo permettere il lusso di scrivere solo per il gusto di scrivere.

È anche vero che questa passione ci ha regalato parecchie emozioni in questi 365 giorni trascorsi. Quella che ricordo con più piacere è l’esordio di Mara Romero Borella in UFC. Ho avuto il piacere di intervistare “Maravilla” a poche ore dall’annuncio mentre raggiungeva l’albergo di Las Vegas, in cui sarebbe rimasta i giorni prima dell’incontro. Segue, poi, a pochissima distanza, l’aver raccontato l’esordio di Carlo Pedersoli Jr. nell’ottagono più famoso del mondo. In quel caso, un componente del nostro team, Andrea Brenna, ha avuto la conferma in anteprima mondiale del match che si sarebbe disputato da lì a poco da parte di uno dei due protagonisti del match.

Oltre ad averci regalato emozioni, questa passione ci ha regalato anche la possibilità di assistere ad alcuni degli eventi che, se mai le MMA italiane faranno il grande salto, verranno ricordati come “storici”. Abbiamo cercato di assistere al numero più grande possibile di eventi dal vivo, senza preoccuparci troppo del fatto che ai promoter facesse piacere o meno averci tra il pubblico. Abbiamo viaggiato in tutto il nord Italia, con qualche tappa al centro. Ci siamo pagati di tasca nostra le trasferte e qualche volta anche il biglietto dell’evento

, pur di non venire meno al patto implicito che si è creato tra noi e i nostri lettori.

Agli eventi, quello che ci ha fatto più piacere di tutto è stato l’aver costruito delle relazioni con delle persone vere. Persone che hanno delle storie interessanti da raccontare, storie di vita vissuta, di lacrime, sangue e sudore. Atleti, coach e addetti ai lavori che hanno investito parte della loro vita in questa disciplina e la cui scommessa sulle MMA e in bilico tra il disastro totale e la gloria eterna.

Quello che più di tutto ci ha fatto piacere, però, è stato conoscere di persona qualcuno dei nostri lettori e ricevere i vostri sinceri complimenti mentre noi timidamente abbozziamo un sorriso e borbottiamo un grazie. Non perché non ci piaccia ricevere complimenti, ma per via della prima regola che ci siamo dati, quella scritta sopra.

La strada da percorrere è ancora lunga. Dalla nostra ci abbiamo messo l’impegno. Ci abbiamo messo i contenuti originali, contenuti che, a volte, non solo non troverete mai sulle altre pagine italiane, ma neppure su siti stranieri. Ci abbiamo messo la determinazione e la sfacciataggine, e questo ci ha portato a essere gli unici in Italia ad aver intervistato degli atleti fenomenali come Darren Till, Gregor Gillespie, Josh Emmett o Jimmie Rivera.

E continueremo a farlo. Ogni tanto, però, è giusto guardarsi indietro e vedere la strada fatta per capire dove si vuole arrivare.

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Tudor Leonte

Alla perenne rincorsa del tesserino da giornalista pubblicista, ho scritto di MMA per alcune testate giornalistiche italiane e altri siti del settore. Al momento collaboro con Sherdog.com. Scrivo cose, intervisto gente, mi diverto.

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