Intervista a Ivan Musardo prima di Venator 4. Il campione dei pesi leggeri di Venator FC difenderà il proprio titolo il 19 maggio al Fabrique di Milano contro Leonardo Zecchi, che sarà un rematch del primo incontro, andato in scena a Venator Fight Night 1, in cui Musardo ha battuto Zecchi per stop medico dovuto a un infortunio alla mano dell’allora campione in carica.

Ciao Ivan e bentornato sulle pagine di 4once, com’è andata il training camp? E come influenza la preparazione, anche psicologicamente, il fatto di affrontare nuovamente un avversario con cui hai da poco combattuto?

Questa volta sono riuscito a finire il camp senza lesioni ed essermi fatto male. Riaffrontarlo significa avere il vantaggio di aver potuto guardare e riguardare il primo match e con i miei coach abbiamo trovato i vari errori fatti da entrambi i lati. Ho lavorato per correggerli e cercheremo di utilizzare quanto abbiamo già visto per vincere la battaglia. Riprenderemo dove ci eravamo lasciati.

Il modo in cui hai vinto la cintura, per l’infortunio di Zecchi, ti porta a questo match con il desiderio e la sensazione, in un certo senso, di dover legittimare il tuo titolo?

Sicuramente questa è una motivazione, su questo non ci piove. Deve essere una vittoria schiacciante, forte, che non lasci dubbi. A mio avviso anche prima che finiscano i tre round.

Dopo il match di Venator hai combattuto a Fight Nights Global 74, dove però sei uscito sconfitto ai punti, è stata un’esperienza negativa di cui ti sei pentito o che invece potresti pensare di replicare?

In futuro sicuramente mi piacerebbe. Anche perché ho avuto la sfortuna di essermi fatto male al menisco due settimane prima del match e quel fastidio ne ha pregiudicato l’esito dell’incontro. Se in futuro riuscirò, come adesso ad allenarmi duramente stando bene sicuramente accetterei un’altra sfida in Russia.

Invece recentemente ti abbiamo visto debuttare in un match di pugilato? Significa che in futuro potresti fare altri match di boxe o invece continuerai a dedicarti alle MMA?

Questo di pugilato è stato giusto poco più che uno sparring. In futuro, oltre alle MMA, sono sicuramente propenso a fare qualche torneo di lotta libera e BJJ, ma pugilato e kickboxing meno. È stato solo un modo di allenarmi facendo una sorta di sparring ufficiale.

Da poco sei stato riconfermato numero uno nei ranking dei pesi leggeri italiani. C’è qualche nome dei ragazzi che sono sotto di te che ti piacerebbe sfidare? Magari partendo da Alessandro Botti, attuale campione IFC, promotion della quale tu saresti dovuto essere campione iniziale in quanto detentore del titolo Venator.

Ci sono tanti ragazzi che si stanno facendo valere, che stanno scalando la vetta e c’è qualche fighter che secondo me potrebbe darmi dei bei match. In futuro Botti può anche essere un opzione, anche se lui comunque aveva già perso con Zecchi, se io lo batterò ancora e lui andrà avanti a confermarsi campione in IFC magari può anche darsi che in futuro sarà un match da fare. Mai dire mai, però al momento un nome preciso non c’è. Dovrebbero fare ancora tutti degli ulteriori importanti passi in avanti.

Come credi di poter bissare il successo del primo match? Quale sarà la chiave per la tua vittoria?

L’aggressività senza dubbio. Prima di tutto sarò molto più aggressivo, di gran lunga anche rispetto all’altra volta.

Hai un messaggio finale per il tuo avversario Leonardo Zecchi?

Il mio messaggio è di tenersi caldo perché riprenderemo da dove abbiamo finito e ci saranno botte da orbi. Vi aspettano fuochi d’artificio.

 

Crediti immagine di copertina: Fabio Barbieri Photography 

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Andrea Brenna

Studente di Scienze umanistiche per la comunicazione e grande appassionato di sport, scopro le MMA solamente un paio di anni fa ma è stato subito amore a prima vista.

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