Riccardo Cumani prima di Venator Kingdom 2, intervista al veterano che affronterà Ashley Rosi in un match al limite delle 135 libbre.

Prima di tutto come è andato il tuo camp e dove l’hai svolto prinicpalmente?

Il camp l’ho svolto soprattutto negli Stati Uniti, spostandomi tra la mia palestra di riferimento negli USA l’Alliance MMA e altre palestre dove facevo più specificamente preparazione atletica. Ho preso questo camp con una filosofia diversa cercando di cambiare anche qualcosa rispetto all’ultimo, dato che nonostante la vittoria non sono stato soddisfatto della mia prestazione. Ho deciso di rimettermi in gioco con un avversario anche molto più giovane di me per cui ho fatto alcuni cambiamenti, anche nel mio team, costruendo uno staff nuovo, fatto da me, di gente a me vicina, per esempio avrò all’angolo il mio primissimo allenatore di Thai Boxe.

Visto che tra k1 e thai boxe hai un record di 50-11-4 e nelle MMA di 5-3 pensi di avere un vantaggio in termini di esperienza?

No, perché lo sport si è evoluto e lui è un fighter moderno. E anche in UFC ultimamente i grandi campioni del passato stanno avendo grosse difficoltà con le nuove leve. L’età si sta abbassando molto, loro sono nati propriamente come fighter di MMA e non hanno un background in altri sport come anche nel mio caso.

A Venator Kingodm 2 ci saranno i controlli antidoping, recentemente però il mondo delle MMA italiane si è diviso riguardo i casi di positività riscontrate proprio durante Venator Kingdom 1 e non sono mancate polemiche e accuse varie, quale è il tuo pensiero a riguardo?

Penso che ci sia molta ignoranza in Italia a riguardo, serve affidarsi a nutrizionisti preparati. In America io controllavo che il cibo e gli integratori fossero certificati, ma da solo non hai mai la certezza assoluta di fare le cose nel modo giusto, un nutrizionista ti può indirizzare su scelte più corrette. Riguardo Venator Kingdom 1 penso sia stato una questione di ignoranza più che di volontarietà nel doparsi soprattutto con tanti prodotti che sono auto-certificati. Anche perché a me è successo in prima persona, al rientro dagli USA, ho chiesto informazioni su un prodotto che avrei dovuto prendere che, nonostante nella sua descrizione risultava conferme mi è stato fortemente sconsigliato. Proprio perché questi prodotti nella maggior parte dei casi sono auto-certificati da chi li produce e non da un ente riconosciuto. Non puoi avere la garanzia totale che sia pulita per l’antidoping, puoi ritrovarti a prendere una sostanza tramite un integratore o altro senza nemmeno saperlo tu stesso.

Alla luce di quanto hai appena detto credi che a Venator stiano affrettando un po’ i tempo o ritieni comunque positivo questa loro politica antidoping?

È assolutamente una cosa più che positiva, io però sarei più soft sulle sanzioni valutando caso per caso e sostanza per sostanza. Ad esempio se uno risulta positivo perché ha mangiato magari carne contaminata è un caso diverso da uno che per esempio prende un diuretico per tagliare più peso o peggio per mascherare altre sostanze.

Nonostante la tua già menzionata enorme esperienza nella kickboxing hai ben 4 vittorie su 5 per sottomissione nel tuo record, che certificano indubbiamente una notevole abilità a terra, considerando che il tuo avversario dovrebbe avere un notevole vantaggio fisico in termini di peso e che è anche lui uno striker, hai considerato nel tuo gameplan che potrebbe essere vantaggioso spostare l’incontro a terra?

No, io cercherò di scambiare in piedi come sempre, solitamente a terra ci finisco perché sono i miei avversari che non voglio stare in piedi contro di me. Negli ultimi anni ho sicuramente lavorato molto su lotta, grappling e BJJ per cui a terra mi sento già a buon livello, poi io non pianifico mai una strategia univoca per non rischiare di trovarmi senza idee nel caso non dovesse riuscire. Io entro in gabbia che voglio farlo io il match, quello mi interessa ancora più del vincere o perdere, per me è molto importante fare il match. Non sto dicendo che vado là per perdere, anzi, però voglio vincere a modo mio e piuttosto mi va bene anche perdere ma sempre a modo mio piuttosto che vincere snaturandomi e fare un brutto match, sempre un passo avanti e mai indietro, sono guerriero, mi diverto così e voglio fare le cose con il sorriso.

Nella card di Venator Kingdom 2 ci saranno, oltre al tuo, altri due match nei pesi gallo, con l’intenzione dichiarata di offrire una chance titolata al fighter che desterà la migliore impressione, il titolo di  Venator è un tuo obiettivo per il futuro?

No, assolutamente. Nonostante Venator ti dia una ottima visibilità se avessi voluto alzare il tiro sarei rimasto a combattere in America, ho molti compagni di palestra negli Stati Uniti che sono in Bellator che valgono molto meno di me, e lo vedo tranquillamente dagli sparring quotidiani. In Bellator se prendi sotto i top ci sono moltissimi fighter che perderebbero contro molti italiani. Io voglio fare un match per divertirmi, vincere o perdere o andare o meno per il titolo non mi interessa, sono nelle fasi della mia carriera, combatto più per divertirmi che per altri titoli.

A fine intervista Cumani ci lascia replicando alle parole di stima che Rosi aveva rilasciato a 4once.it nei suoi confronti.

Spero venga fuori un match bello e divertente, e aldilà di questo match auguro il meglio ad Ashley che conosco un po’, è un combattente e hai dei valori e gli auguro una bella carriera come l’ho avuta io.

 

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Andrea Brenna

Studente di Scienze umanistiche per la comunicazione e grande appassionato di sport, scopro le MMA solamente un paio di anni fa ma è stato subito amore a prima vista.

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