Angelo Rubino, uno dei nomi coinvolti nella card di Venator Kingdom, si racconta a 4once e parla dell’evento a cui parteciperà e del suo avversario.

Angelo Rubino (5-3) è uno degli atleti che entreranno in azione a Milano sabato 14 ottobre. Rubino prenderà parte alla semifinale prioritaria del torneo Venator valido per assegnare la cintura di categoria e il suo compagno di danze sarà Gheorghe Gritko, un atleta taciturno determinato a fare bella figura nell’occasione che gli è stata offerta. Non da meno si è dimostrato Rubino, sicuro di sé e determinato a raggiungere i propri obiettivi mentre rispondeva alle domande di 4once.

Ormai in dirittura di arrivo, Angelo Rubino ci ha concesso un po’ del suo tempo per parlare a proposito della sua carriera e dei suoi obiettivi.

Ciao Angelo e bentornato sulle pagine di 4once. Partiamo dagli inizi della tua carriera, quando hai iniziato a praticare MMA?

Sono sempre stato appassionato di sport da combattimento e arti marziali. Da piccolino, quando avevo 9 anni praticai il karate, con ottimi risultati, nazionali e internazionali. A un certo punto della mia vita mollai il karate per il lavoro. Nel 2012, mi trasferii a Parma. Conoscevo già il vale tudo, ma al sud non c’erano palestre dove praticare questa disciplina. A Parma iniziai con le mma. Ero già a un buon livello per quanto riguarda lo striking, poi ho compensato la parte a terra con il brazilian jiu-jitsu.

Con chi ti alleni e chi sono i tuoi sparring partner?

Ho fondato il mio team, il Team Rubino, e mi faccio seguire dai migliori allenatori dalla zona. Il mio head coach è Andrea Bonizzato, per la boxe mi affido a Oneil Agramonte. Pippo Avesani cura la parte relativa alle mma e Stefano Meneghel quella al bjj. Insieme formano il Team Rubino. Per lo sparring, lo faccio un po’ in giro, faccio sparring con atleti come Roberto Rigamonti, mi alleno al Boxing Club Verona, alla Fight House Verona.

Come ti stai preparando per Venator?

Il mio programma di allenamenti ha subito un cambiamento totale dopo match perso con Giorgio Pietrini a Venice Combat Event, ho fondato il mio team e da allora prendo i migliori per farmi aiutare e darmi una mano. Ora mi alleno solo con chi dico io.

Cosa ne pensi della formula adottata da Venator?

La formula del torneo non è facile e in generale non piace agli atleti perché ha un impatto molto duro sulla psiche e sul fisico. Io ho la fortuna di aver già fatto due tornei, uno da semi-pro e uno da pro, so a cosa vado incontro e mi reputo avvantaggiato.

Come descriveresti il tuo modo di combattere?

Mi definisco uno striker pericoloso, se ne vedono in pochi che fanno match spettacolari come me, anche in Venator che è il miglior circuito in Italia. Sono un ottimo lottatore, ma a me piace di più scambiare in piedi. Penso che quando entri in gabbia ti devi divertire e a me piace divertirmi scambiando in piedi con il mio avversario.

Quali sono le tue opinioni sul tuo avversario e sul suo stile di combattimento?

Griko ha uno stile molto simile al mio, ho visto che è uno molto tecnico e pulito e a differenza mia gli piace portare il match anche a terra. È bravo in entrambe le fasi, cinquanta per cento striker e cinquanta per cento grappler.

Hai un messaggio per il tuo avversario?

Rispetto tutti i miei avversari e rispetto soprattutto Gritko che mi sembra una buona persona, gli auguro il meglio.

Hai un messaggio che vuoi trasmettere per il mondo delle mma?

Sì, ho notato di recente una tendenza ad accettare match facili con atleti sfavoriti per gonfiarsi il record e farsi belli agli occhi del pubblico. Preferisco avere un record come il mio, costruito con avversari di valore e non con dei cadaveri. L’arte del combattimento è una cosa seria, vuol dire che si stanno perdendo i valori che fanno dei fighter gente tosta. Io non ho mai rifiutato match in carriera e mai lo farò. Non è nel mio carattere.

Possiamo svelarlo in anteprima sulle nostre pagine, anche se la notizia è già circolata sui social, tu hai firmato con l’Italian Top Fighters Management. Posso chiederti come mai?

Ho ricevuto diverse proposte, una anche da un management straniero, ma ho ritenuto l’Italian Top Fighters Management quella più seria. Mi ha offerto un obiettivo che si incastra logicamente nel percorso della mia carriera. È cosi che deve funzionare, spero che mi porti a obiettivi sempre più alti e ambiziosi.

Angelo Rubino sarà uno dei protagonisti di Venator Kingdom. Pensate che sarà lui a portare a casa la cintura? Fatecelo sapere nel sondaggio che abbiamo lanciato e spiegateci poi il motivo nei commenti.

 

Crediti immagine di copertina: Fabio Barbieri Photography.

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Tudor Leonte

Alla perenne rincorsa del tesserino da giornalista pubblicista, ho scritto di MMA per alcune testate giornalistiche italiane e altri siti del settore. Al momento collaboro con Sherdog.com. Scrivo cose, intervisto gente, mi diverto.

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