Intervista con Micol Di Segni prima del Magnum 4, le parole della lottatrice romana in vista della sfida che l’attende a Verona il 3 marzo.

Micol Di Segni (3-1) ha in programma sabato una sfida al limite dei 52 chilogrammi con Samin Kamal Beik in quel di Verona. Ho raggiunto via telefono Micol proprio nel giorno in cui Roma stata è coperta dalla neve e dal freddo per chiederle come stesse procedendo la rifinitura degli ultimi dettagli in vista del match. Di Segni non è nuova a situazioni picaresche mentre taglia il peso.

Ho iniziato a tagliare il peso ieri, oggi dovevo andare in palestra per fare sauna e allenamento, invece non mi posso muovere da casa. Ho provato a fare un po’ di vuoto sotto la neve, ma il sudore non parte. Sono con la sudorina vicino al termosifone con la cyclette di mia mamma. Ogni volta che taglio il peso mi accadono delle cose buffe. Una volta in Sud Africa non avevo la sauna, ho dovuto mettere gli asciugamani con lo scotch alle pareti del bagno, aprire l’acqua bollente per fare vapore dentro la doccia e fare vuoto là dentro.

Il taglio del peso è la cosa più brutta, ma le cose che succedono durante il taglio sono le più divertenti. Quando entra mia mamma in camera e mi trova col cappello di lana e cyclette vicino al termosifone, mi chiede sempre: “chi te lo fa fare?”. Mamma, è divertente, te lo giuro!

Quello che colpisce di Micol Di Segni, oltre alla bellezza, è la sicurezza di sé che trasmette con le sue parole. Non è solo la classica bella ragazza, ma anche una fine conoscitrice della psicologia dietro agli incontri in gabbia.

Tra me e la mia avversaria c’è grande rispetto, la considero una delle top fighter italiane. Sono emozionata all’idea di combattere con lei, penso che faremo un match molto bello, però rispetto per tutti, paura di nessuno. Sono pronta a dimostrare con una fighter del suo livello che la migliore sono io.

Entrare in una gabbia con un’altra persona che ha firmato un pezzo di carta in cui dichiara di volerti staccare la testa senza la convinzione di vincere e di essere la migliore è solo un rischio di farsi molto male. La mentalità è il capitolo numero uno di questo sport, se non ha la voglia di vincere e dominare l’avversario, è inutile che combatti.

Per questo incontro, Di Segni ha scelto di affidarsi in toto al Gloria Fight Center, che è riuscito dove altri hanno fallito: trovare degli sparring partner, maschi e femmine, per una preparazione adeguata. Questo problema, che, ricordiamolo, c’è un po’ in tutta l’Italia, aveva spinto in passato Micol Di Segni ad andare ad allenarsi negli Stati Uniti, alla Jackson-Wink di Albuquerque.

Mi sono preparata al Gloria Fight Center di Roma. Dopo l’ultimo match che ho preparato ad Albuquerque e le rifiniture finali a Roma, ho deciso di lavorare a stretto contatto con Lorenzo Borgomeo. Per una volta, siccome combatto in Italia, voglio provare l’esperienza di preparare il camp in Italia. Il motivo per qui ero andata ad Albuquerque era l’enorme difficoltà nel reperire sparring partner. A distanza di un anno dalla mia prima partenza e dall’allontanamento dal mio vecchio team, mi sono resa conto che questa difficoltà era un po’ dovuta alla mentalità del mio team precedente.

Lorenzo Borgomeo, Alessio Di Chirico e Riccardo Carfagna hanno creato un network con la maggior parte dei team italiani e fighter italiani. Mi sono ritrovata nella situazione ideale in cui esperti di diverse discipline erano in contatto con il Gloria Fight Center. Ho fatto sparring con Paola Capucci, Michela De Montis che ha all’attivo settanta match di thai, Serena Gabrielli di grappling e altre atlete validissime dell’Heaven di Saverio Gabrielli. Ho avuto la possibilità di allenarmi molto bene, è venuta da fuori Christina Netza. Ho avuto sparring partner di altissimo livello per questo camp, sia specialiste che di MMA. Per il resto mi sono allenata anche coi maschi, sono abituata a farlo e tutto il mio team si è messo a disposizione.

Faccio il lavoro di studio insieme a Lorenzo, lui è la mente, io il braccio. Abbiamo visto dei video e studiato una strategia per la mia avversaria, ma la grandezza di Lorenzo sta nel saper adattare la strategia ai momenti. Sa come trovare sempre delle soluzioni valide, non ci faremo trovare impreparati da niente.

L’intervista continua con tutte le indiscrezioni riguardo il futuro di Micol Di Segni nella pagina seguente, basta cliccare il numero 2 vicino alla scritta “Pages”.

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Tudor Leonte

Alla perenne rincorsa del tesserino da giornalista pubblicista, ho scritto di MMA per alcune testate giornalistiche italiane e altri siti del settore. Al momento collaboro con Sherdog.com. Scrivo cose, intervisto gente, mi diverto.

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