Al Iaquinta b. Kevin Lee via decisione unanime

Al Iaquinta 7,5: ribalta l’esito di un match che si era messo su un binario pericoloso, con due round finali di fuoco. La sua grinta è fuori dal comune e lo rende unico, ma oltre al carattere c’è molto di più. Un BJJ difensivo incredibile, che dopo Khabib, gli permette di difendersi e limitare i danni a terra anche con un wrestler eccezionale come Lee. In piedi con il suo stile particolare, che nonostante una guardia spesso fin troppo bassa, è molto tecnico e riesce a tradurre la sua arroganza in colpi potenti e precisi che in più occasioni Lee ha visibilmente accusato. Vittoria di un’importanza incredibile che gli consente di entrare nel gruppo di chi può giocarsi una chance titolata, distante forse solo una vittoria.

Kevin Lee 5: prestazione in realtà discreta, perché l’esito del match, molto equilibrato, si è giocato su un primo round in bilico, che ha visto Iaquinta prevalere di misura, ma che avrebbe anche potuto andate in senso opposto sui cartellini dei giudici. Eppure era lecito aspettarsi di più, ci aveva abituato a performance di tutt’altro spessore. Invece parte più guardingo del solito e anche quando comincia ad ingranare nei round centrali non spinge mai fino in fondo. Alla fine cala vistosamente di cardio, patendo un taglio di peso fin troppo duro. A 26 anni, ha un talento cristallino ma resta intrappolato a metà tra due categorie, troppo grosso per non patire la discesa nei leggeri, ma piccolo rispetto ad alcuni giganti che riescono a scendere nei welter. La tanto chiacchierata divisione a 165 libbre sarebbe una manna per lui, ma ha comunque le qualità per sfondare anche nelle categorie attuali, anche se dopo questa sconfitta dovrà ricostruirsi quasi completamente come potenziale contendente al titolo.

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Andrea Brenna

Studente di Scienze umanistiche per la comunicazione e grande appassionato di sport, scopro le MMA solamente un paio di anni fa ma è stato subito amore a prima vista.

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