La comunità delle MMA italiane si è stretta intorno a Genova dopo la tragedia del ponte Morandi in cui hanno perso la vita decine di persone.

Nella giornata di ieri poco prima di mezzogiorno si è consumata una tragedia sull’autostrada A10. Un pezzo del ponte Morandi, un simbolo di Genova, è crollato. Quel tratto di autostrada rappresenta una delle principali vie del traffico attraverso la Liguria. Al momento del crollo, il ponte era attraversato da auto e mezzi pesanti. Non sono ancora chiare le cause che hanno portato al cedimento della struttura.

Chi più di tutti ha risentito della situazione sono gli atleti e i team con sede a Genova o nei dintorni. Andrea Lavaggi, head coach del team La Superba/Lutalivre Italia di Genova, ha dichiarato che la palestra resterà chiusa a causa dell’emergenza in corso e che tutto il team “si unisce al cordoglio per le vittime di questa assurda tragedia”. Lavaggi ha scritto che sembrerebbe nessuno dei suoi iscritti sia rimasto coinvolto nel crollo.

Anche Danyel Pilò, pupillo di Lavaggi, ha voluto esprimere il suo rammarico per l’incidente. Pilò ha davanti a sé la sfida più impegnativa di tutta la sua carriera. Sabato sera se la dovrà vedere con l’ex atleta UFC Jeremy Kennedy nel main event di BRAVE 14. Pylò arriva all’incontro forte delle sue quattro vittorie consecutive, tutte prima del limite.

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Genova è la mia città e Le sono molto legato.
“Su quel ponte ci sono passato mille volte!” È la prima cosa che ho pensato oggi, ma con quello che è successo non è giusto pensare a se stessi e al (potenziale) pericolo scampato.
Adesso c’e solo una cosa che sento di poter dire: mi spiace per le vittime…

Nella giornata di ieri e oggi sono fioccati altri messaggi di cordoglio e di vicinanza alla città da parte di alcuni membri illustri della comunità italiana delle arti marziali miste. Marvin Vettori ha dichiarato che questa tragedia “non sarebbe mai dovuta succedere”.