Come dopo ogni evento UFC, tornano i nostri voti alla main card. Ecco le pagelle di UFC Fight Night 123.

Benito Lopez batte Albert Morales per decisione unanime (30-27,29-28,29-28)

Benito Lopez 6,5: prospetto molto interessante. Ha mostrato uno striking intrigante, sfoggiando belle e pesanti ginocchiate volanti, ma è un fighter rivedibile quando ha dovuto difendersi. Guardia un po’ troppo leggera e mani troppo basse, soprattutto per un giovane con poca esperienza come lui. Proprio per questo mi auguro che la UFC gli riservi un matchmaking adeguato nei prossimi incontri, facendo salire gradualmente il livello degli avversari senza affrettare troppo i tempi.

Albert Morales 4,5: non ha fatto una bruttissima figura, ma in uno scontro tra giovani prospetti ha fatto capire chi ha grandi margini di crescita e merita di restare in UFC e chi no. Lui purtroppo fa parte del secondo gruppo: non sembra essere un cattivo fighter, ma non è ancora pronto per questi livelli. Con una vittoria in cinque match, penso abbai fatto il suo il tempo in UFC.

 

Eryk Anders batte Markus Perez per decisione unanime (30-25, 30-26, 29-28)

Eryk Anders 7: altro fighter decisamente interessante, dimostratosi maturo e completo. Ha pressato e portato colpi pesanti, è uscito da una pericolosa submission, ha portato a terra l’avversario, dominando dalla top position.  Con due vittorie convincenti in altrettante uscite in UFC, lo aspetta sicuramente un incontro con un avversario più ostico.

Markus Perez 5: ci sono stati esordi in UFC decisamente più convincenti. Il brasiliano è comunque un fighter che potrà dire la sua in futuro, non arriverà probabilmente al titolo e nemmeno in top 10, ma potrà far valere le sue qualità e il suo BJJ.

Scott Holtzman batte Darrell Horcher batte decisione unanime (30-27, 30-27, 30-27)

Scott Holtzman 6,5: per lui si tratta di un’ottima conferma. Fighter completissimo capace di dominare sia in piedi che a terra, non ha lasciato alcuna speranza a Horcher, controllando il match per tre round. Fighter tostissimo, è un ottimo test per le nuove leve pronte ad affacciarsi in UFC con grandi speranze.

Darrell Horcher 4,5: arrivato in UFC, grazie ad una chiamata dell’ultimo minuto come agnello da sacrificare all’altare di Nurmagomedov, sembra ormai giunto al capolinea. Due nette sconfitte e una vittoria per split decision potrebbero non bastare per un fighter dimostratosi duro e preparato, ma che non ha qualità tali da poter dire la sua a questo livello. Ha resistito per tutti i tre round ma sostanzialmente si è fermato lì, non ne aveva per vincere questo match. Anche se avrà un’ultima occasione non credo abbia i numeri per la UFC.

Marlon Moraes batte Aljamain Sterling per KO (ginocchiata) R1 1:07

Marlon Moraes 7: va detto che per sua stessa ammissione, il colpo risolutore era inizialmente un head kick, che lo stesso Sterling accorciando la distanza, ha trasformato involontariamente in una ginocchiata. Finalmente ha mostrato la sua potenza: ha messo knockdown due volte l’avversario con soli dieci colpi portati in tutto l’incontro. La UFC ha sicuramente trovato un’ottima ulteriore aggiunta ad una divisone già ricca come i pesi gallo.

Aljamain Sterling 4: costanza sconosciuta per “Funk Master”. Bruttissimo KO, frutto più di un suo errore nel leggere le mosse dell’avversario che della bravura di quest’ultimo. Dopo aver battuto un’ex campione come Renan Barao, ecco l’ennesima battuta d’arresto. Penso resterà per sempre un buon fighter ma non riuscirà mai a fare il salto di qualità.

Gabriel Benitez batte Jason Knight per decisione unanime (30-26, 30-26, 29-27)

Gabriel Benitez 6,5: vittoria di esperienza di Benitez, che senza strafare ha portato a casa round per round. Ha lasciato sfogare Knight, concedendogli il centro dell’ottagono per colpirlo di rimessa con grande precisione e tempismo. Ottima difesa dai takedown e grande calma e intelligenza nel leggere il combattimento sono state le chiavi della vittoria. Chissà che non riesca ad entrare nel ranking dopo questa ottima prestazione.

Jason Knight 4,5: brutta sconfitta per “The Kid”. Nonostante abbia imposto il ritmo all’incontro, ha probabilmente prevalso la voglia di vendicare la precedente sconfitta con Lamas, il che l’ha portato ad attaccare con poca lucidità. A questo si è aggiunto un gameplan tutt’altro che efficace, vista la poca produttiva e sensata insistenza nel cercare il takedown, (un solo atterramento completato a fronte di ben nove tentativi). Knight ha qualità indubbie e un grande futuro in questa divisione, ma deve ancora crescere e lavorare per arrivare veramente in alto.

Brian Ortega batte Cub Swanson per sottomissione (ghigliottina) R2 3:22

Brian Ortega 7: vince e finalizza un osso durissimo come Swanson. Ha preso tanti colpi in piedi, ma non ha mai perso di vista il suo obiettivo: chiudere la distanza e cercare una sottomissione. Ci è andato vicino nel primo round, quando solo la campana ha salvato l’avversario dalla sua Anaconda Choke. Al secondo tentativo non ha lasciato speranze a Swanson: ghigliottina perfetta e nessuna via di scampo. Adesso è indubbiamente il prossimo contendente al titolo dopo Edgar, forse gli conviene sfruttare questo periodo per migliorare nello striking che, a fronte di un BJJ impeccabile, è ancora un po’ arretrato.

Cub Swanson 5: niente da fare, ormai è l’eterno gatekeeper. Se un fighter talentuoso e in striscia positiva vuole puntare al titolo deve prima battere Swanson, che resta un fighter eccellente, ma non d’élite. La sua prestazione è la dimostrazione di tutto ciò: parte bene in piedi portando colpi importanti ad un ritmo crescente, ma sul più bello cede e capitola davanti all’eccelso BJJ di Ortega. Il suo contratto con la UFC è terminato e ha dichiarato di voler sondare il mercato, chissà che in una promotion minore riesca finalmente a vincere un titolo che a questo punto in UFC sembra irraggiungibile.

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Andrea Brenna

Studente di Scienze umanistiche per la comunicazione e grande appassionato di sport, scopro le MMA solamente un paio di anni fa ma è stato subito amore a prima vista.

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