Una card stellare, un evento mozzafiato, star in ascesa e grandi cadute, tutta la main card raccontata dalla nostra redazione con le pagelle di UFC 217.

 

Paulo Costa 7,5: ancora una volta impressionano la potenza e la precisione del suo striking che come da pronostico gli consentono di stoppare per TKO l’avversario dopo poco più di un minuto del secondo round. Tuttavia difensivamente è stato parzialmente rivedibile e resta ancora un mistero il livello del suo grappling, per lui adesso si aprono le porte della top 10 e lì probabilmente capiremo il suo valore nelle fasi a terra.

Johny Hendricks 3: qualche miglioramento rispetto alle ultime uscite è sembrato esserci, ma del fighter campione pesi welter non c’è più traccia. Intrappolato in un corpo indadeguato sia per fare i medi che per tagliare fino ai welter è ormai l’ombra di se stesso. Resta da capire cosa lo spinga a continuare a combattere.

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Stephen Thompson 6,5: surclassa Masvidal dando prova ancora una volta di avere uno striking elitario, tuttavia non è stata, per sua stessa ammissione , la sua prestazione migliore. Gli sono mancati un po’ di ferocia e cattiveria agonistica che non l’hanno spinto a cercare una finalizzazione, accontentandosi di gestire Masvidal dalla distanza. Il futuro è un’incognita vista che ha già sfidato due volte Woodley non riuscendo a strappargli il titolo, lo scenario più logico sarebbe probabilmente un match con Colby Covington.

Jorge Masvidal 5: ha fatto quel che poteva, provando a fare il suo match ma lo striking di Wonderboy era di un altro livello. Da apprezzare comunque la solita tenacia e l’averci provato fino all’ultimo. Si è scontrato semplicemente con un fighter di un livello tecnico maggiore, ora dovrà ricostruirsi un posizione da top contender in una divisone in continua evoluzione.

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Rose Namajunas 10: forse abbiamo l’upset dell anno. Prestazione pazzesca, demolisce Joanna nello striking, terreno dove la polacca sembrava intoccabile. Prestazione semplicemente perfetta. Dovrà dimostrare nel probabile rematch di non aver messo i due colpi della vita, ma credo proprio che non siano stati un caso.

Joanna Jedrzejczyk 4: Viene distrutta in piedi e ciò raddoppia lo shock per una sconfitta quasi impronosticabile. Semplicemente irriconoscibile la polacca, incapace di trovare le giuste distanze e di portare il solito volume di colpi, forse tradita dalla pressione di poter raggiungere il record di difese titolate. Ha comunque tutte le capacità per riprendersi la cintura e tornare a dominare le divisione femminili.

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TJ Dillashaw 8,5: Soffre tanto nel primo round finendo troppo volte in pasto al destro di Cody subendo anche un knockdown. Non si scoraggia e continua con il suo gameplan anche nel secondo round ma con risultati ben diversi. Prima con un high kick sinistro stende Garbrandt, che riesce però a rialzarsi e poi lo finsice con un gancio perfetto e il successivo ground&pound. Prestazione eccelsa e redenzione contro il suo ex team completata.

Cody Garbandt 5: prestazione opposta all’ex compagno di team. Primo round eccellente in cui forse solo il suono della campana gli impedisce la finalizzazione e un secondo  da incubo in cui viene messo giù due volte. Il ragazzo ha talento, mani pesanti e veloci e gran carattere ma dovrà essere bravo a gestire psicologicamente la prima sconfitta della carriera, il futuro è dalla sua.

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Georges St.Pierre 9: rientra da quattro anni di inattività e diventa campione per la terza volta e in una divisone nuova, Wow. In piedi pulito e preciso come suo solito, livello di wrestling spaventoso, sottomissione impeccabile, insomma probabilmente è il migliore di sempre. Rimane qualche dubbio su quale divisone sia meglio per il suo futuro visto un cardio che è sembrato molto meno brillante del solito. Comunque su qualunque divisone si concentrerà per chi lo dovrà affrontare saranno gusi seri.

Micheal Bisping 7: onore al conte che tiene testa a GSP ben oltre quello che si potesse pensare. Perde il primo round, ma probabilmente vince il secondo, anche se poi capitola di fronte alla tecnica sopraffina del canadese. Potrà piacere o no, ma il cuore e la grinta che mette in ogni combattimento sono qualcosa di leggendario.

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Andrea Brenna

Studente di Scienze umanistiche per la comunicazione e grande appassionato di sport, scopro le MMA solamente un paio di anni fa ma è stato subito amore a prima vista.

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