Luca Marcantonio, medico sportivo e socio aggregato del FMSI, oltre che medico ufficiale di Venator Fighting Championship, è intervenuto  nel podcast “Fuori i Secondi e, tra le altre cose, ha parlato dei problemi legati al taglio del peso.

Ieri abbiamo pubblicato le sue parole riguardo dei protocolli medici pre e post match eseguiti in Venator.

Per prima cosa il dottor Marcantonio ha spiegato cosa viene a mancare con una pesante disidratazione legata al taglio del peso:

Il taglio del peso è una pratica che si fa da sempre, ma negli ultimi anni ha preso molto più piede, anche tra gli amatori.

Il taglio del peso è un processo di settimane e mesi prima degli incontri: si unisce una dieta bilanciata per un dimagrimento controllato dell’atleta alla disidratazione, parte molto delicata. Se gli atleti devono arrivare al peso circa 30 ore prima, si deve fare una forte disidratazione e una riduzione dei micronutrienti.

Andando a disidratare molto l’organismo il rischio maggiore è, su tagli del peso importanti di 8 kg o più e ripetuti nel tempo, alterare l’equilibro dell’organismo, creando dei danni ai fluidi circolanti nel corpo (sangue ed acqua).

L’acqua è un elemento preponderante e bisogna stare attenti a come si interviene perché se la disidratazione è massiccia si possono avere delle alterazioni renali, grosso filtro del corpo umano. Ma ai reni è legata anche la pressione arteriosa e la secrezione di certi importanti ormoni.

Se andiamo a stressare il rene questo può andare in blocco, sviluppando di malattie renali. Stessa cosa per la pressione arteriosa, ma anche le articolazioni, i muscoli e soprattutto il cervello.

A questo punto il dottor Marcantonio lega questo argomento con quello della concussione, di cui ha parlato precedentemente:

Parlando di concussioni, il cervello è immerso in un liquido, il liquido cefalorachidiano, cuscinetto tra parete celebrale e la scatola cranica e serve per tenerlo idratato e nutrirlo.

Se noi andiamo a togliere liquido al corpo si rischia di andare ad influire anche sul liquido cefalorachidiano, quindi creare poi delle alterazioni celebrali.

A lungo andare con dei tagli del pesi importanti e continuativi, posso presentarsi anche grossi problemi di salute:

Con tagli del peso estremamente pesanti e ripetuti nel tempo dovessero manifestarsi problemi renali, cardiaci e neurologiche si può arrivare ad un estremo e causare un fallimento multi organo, che può portare anche ad alterazioni cardiache e respiratorie.

La cosa fondamentale è non affidarsi alla propria conoscenza o a quella dei propri coach, ma a seguito di visite mediche, sentire dei professionisti del settore con esperienza clinica del taglio del peso, come può essere il dottor Capodaglio.

Anche perché oltre ai danni, si può arrivare al match con molta poca energia, al di sotto delle proprie potenzialità.

Infine il dottor Marcantonio lancia una proposta interessante per studiare il taglio del peso:

Secondo me dovrebbero studiare anche questa situazione, creando dei gruppi di studio un po’ come con la concussione. Non credo che i taglio del peso sia deleterio sempre, ma dovrebbe essere regolamentato: per esempio limitare ad un numero prestabilito i tagli.

Questo tutto il podcast di “Fuori i Secondi”, le parole del dottor Luca Marcantonio sono udibili a partire dal minuto 38:30.

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Marco DallAcqua

Nato e cresciuto con la passione per la pallacanestro, scopro le MMA con l’incontro tra Brain Stann e Wanderlei Silva. Da li è amore a prima vista. Da quel 2013 seguo le MMA con grande passione, parlando di UFC e MMA italiane attraverso il blog di MMA Talks.

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