Luigi Perillo intervistato a riguardo di Superbia Management e il movimento delle MMA italiane.

Superbia  Management è, ormai, una realtà affermata nel mondo delle arti marziali miste italiane. Il presidente è Luigi Perillo, fondatore anche di The Golden Cage, promotion che giungerà quest’anno al terzo evento numerato. Lo abbiamo contattato per farci raccontare qualcosa sul loro passato, sui progetti futuri e su come si muovono all’interno delle MMA.

Abbiamo avuto modo di assistere a due Road to Golden Cage, inseriti nel circuito In The Cage. Quali sono le tue valutazioni riguardo questi intermezzi? Soddisfatto del risultato?

Sono pienamente soddisfatto dei risultati ottenuti. Il mio format (regolarmente protetto e registrato sia in Europa che in Svizzera sotto il marchio The Golden Cage e Road to The Golden Cage) ha ottenuto quanto mi aspettavo. La visibilità non solo è aumentata, ma mi ha anche dato la possibilità di coinvolgere sponsor e addetti ai lavori in modo più assiduo. Devo ringraziare Claudio Alberton che è stato sicuramente il fautore di queste collaborazioni, anche se devo dire che da subito ha trovato terreno fertile, in quanto ho sempre manifestato con tutti la volontà di collaborare per creare una miscellanea davvero interessante e produttiva!

Hai precedentemente parlato di un format televisivo stile reality con puntata conclusiva registrata durante il The Golden Cage. A che punto è questo progetto e quando avrà inizio? Puoi anticiparci qualcosa?

Posso solo dirvi che il regista è Riccardo Recchia, la produzione è Superbia Management, il title sponsor è Vercesi Holding Sa e il reality verrà trasmesso su Spike TV. Il resto ve lo farò sapere quando inizieremo a girare la prima puntata (parte del materiale sarà già in produzione durante il Venator 5 a Lecco). 

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Trovo molto interessante la recente collaborazione che avete creato fra Superbia, Venator e BTF. Come si è venuto a creare questo sodalizio e come si sviluppa effettivamente?

È nata come un’idea di Alberton. È stato molto semplice collaborare, visto che Master Clod non cambia idea, e quando dice una cosa è quella. Con Silvia Andreani di Venator è stata la stessa cosa. Ho sempre detto e scritto che non sono le uniche collaborazioni attive. Abbiamo recentemente annunciato che collaboreremo sull’evento organizzato da Puggioni ad ottobre, PNFC 11, e molto presto faremo altri annunci per ulteriori eventi e partnership. Rimarrete di stucco!

Superbia sta svolgendo un lavoro capillare in quanto al reclutamento di nuovi atleti. Si va da professionisti di provata esperienza a dilettanti che non hanno ancora esordito da pro. Come state pianificando questi movimenti?

Ho sempre voluto includere nel rostro roster giovani talentuosi. Sono il futuro. Ci vuole pazienza e lungimiranza. Spesso mi sento dire: no, è troppo giovane, non deve avere un management. Questo atteggiamento di paura che spesso hanno i coach lo capisco, ma non lo giustifico. Probabilmente hanno avuto esperienze negative con altri management. Noi mettiamo al primo posto la tutela del fighter. Ci muoviamo come fanno le grandi società di calcio: mettiamo a frutto l’esperienza che abbiamo con i miei clienti dello studio di commercialista su personaggi del mondo dello spettacolo.

Ci affidiamo ai più validi professionisti riguardo materie che non possono essere di nostra competenza (la gestione del taglio del peso, l’integrazione, i mental coach, eccetera). Cerchiamo di essere quanto più completi e professionali possibile. Mio fratello Vincenzo è un avvocato e segue tutta la parte di assistenza ai fighter su problematiche relative ai contratti, alle assicurazioni e a tutte quelle consulenze necessarie di cui ogni atleta fisiologicamente ha bisogno durante la sua carriera!

La scelta, inusuale nel panorama italiano, di reclutare atleti non ancora professionisti è dettata dalla speranza di un ritorno sul lungo termine?

No, è semplicemente lungimiranza. In questo caso devo ringraziare Pietro Orante, che è davvero un instancabile e passionale match maker. È incredibile vedere come lavora per 14 ore al giorno e la foga che ci mette. È davvero professionale nella gestione di imprevisti e problemi. Inoltre devo dire che, essendo un militare, rispetta i ruoli e le gerarchie! Pietro si sta velocemente abituando al modo di lavorare di Superbia e presto ci darà ancora più soddisfazioni!

Fra i punti di forza di Superbia e The Golden Cage c’è quello di riuscire a richiamare sponsor di spessore internazionale, come Nintendo. Come siete riusciti a far interessare queste multinazionali ad uno sport “di nicchia” (perlomeno in Italia)?

Devo ringraziare il mio background di commercialista. Mi occupo di fiscalità internazionale, una materia molto complessa e in continua evoluzione. Questo lavoro mi ha permesso di conoscere le più importanti realtà mondiali. Con molta prudenza li sto coinvolgendo. Ci vuole ancora tempo, ma passo dopo passo, pugno dopo pugno, round dopo round. Arriveremo!

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Negli ultimi anni l’Italia, a livello di atleti ad alti livelli e numero di eventi, ha avuto una grande crescita. Come reputi il livello attuale e come pensi si possa evolvere ulteriormente?

Il livello sta salendo di mese in mese e di questo mi compiaccio e ne vado fiero e orgoglioso. Dobbiamo però capire che la mente di molti addetti ai lavori è ancora chiusa, poco incline alle collaborazioni e sicuramente impaurita da molte situazioni verificatesi in passato. Non voglio con questo criticare il lavoro fatto fino a ieri, ma se un veterano come Alberton, se una promotion come Venator chiedono di collaborare, beh, capite che si tratta davvero di un cambio di direzione epocale. Hanno capito che è l’unico modo che si ha per fare tanto e bene. Hanno ascoltato chi da anni continua a gridare alle alleanze, ad eliminare inutili campanilismi e fallimentari chiusure. Dobbiamo collaborare tutti. Il risultato sarebbe: più eventi di livello, più possibilità per i ragazzi di farsi notare e una community che riesce finalmente ad infrangere il muro dell’Europa!

Superbia è molto ramificata e mi pare di capire che sei una persona che si fida a delegare il lavoro. Chi si occupa di cosa?

Non è ramificata, ma radicata. I rami si possono spezzare alle prime tempeste, le radici rimangono. La struttura si avvale di uffici propri, collaboratori propri e tutti i mezzi, sia economici che patrimoniali, sono propri. Nonostante questo siamo sempre alla ricerca di collaborazioni e di confronti. Senza confronti non si cresce! Una cosa molto importante da dire è che noi curiamo tutto il “comparto” fiscale dell’atleta. Spesso leggo cose relative a quando un atleta prende una borsa, sia nazionale ma soprattutto internazionale, che fanno venire la pelle d’oca! Purtroppo c’è molta ignoranza in questa materia. Con il fisco, soprattutto quello italiano, non si scherza affatto!

Ci tengo a dire che stiamo ottenendo un grande interessamento da molti coach che hanno stipulato con noi accordi a lungo termine e a cui diamo la garanzia che i loro ragazzi, pro e dilettanti, saranno seguiti sempre con il massimo impegno e la professionalità che ci contraddistingue. Questo per me e per Superbia Management Sa è un grande risultato! Ogni settimana andiamo personalmente presso le palestre e ci mettiamo la faccia. Parliamo, discutiamo, ci confrontiamo con i coach. Vediamo le loro fatiche i loro sforzi per far crescere i ragazzi.

Capiamo le loro esigenze, le facciamo nostre e cerchiamo di aiutarli quanto più possibile. Questo è lavorare con passione. Non crediate che organizzare eventi voglia dire guadagnare. Non pensiate che con le percentuali sulle borse dei ragazzi si diventi ricchi, anzi. Noi non prendiamo nulla fino a 1500 euro! Capite che è solo puro investimento e passione! Ecco perché non giudicherò mai chi organizza eventi, chi segue atleti, chi ci mette la faccia. Mi limito ad osservare, capire, imparare se c’è qualcosa da imparare e gioire dei successi altrui. Qui siamo al management 4.0. Siamo troppo avanti! (ride, ndr)

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Crediti immagine: Andrea Calistri

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Matteo Manfredini

Nacque nel lontano 1995, appassionato di musica e, più recentemente, arti marziali miste. Ha praticato Calcio, Kick Boxing ed MMA. Molto antipatico.

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