Intervista a Rafael Torres Henrique prima di Praedator FC 4. Il brasiliano se la vedrà con Sheval Elezi. Nove vittorie di fila per il brasiliano che cercherà di allungare la striscia a dieci. Ecco qui una breve intervista che ringrazio Rafael per la disponibilità.
Inizio chiedendoti se torni spesso nel tuo Brasile e se ti manca.
Ciao Fabrizio, sì mi manca il Brasile, la famiglia, gli amici e il clima soprattutto. Anche se il Brasile che sono cresciuto ormai non c’è più, la situazione la è brutta adesso.
Quanto distano le MMA italiane da quelle brasiliane?
Non so dirti a che distanza sono. A dire il vero il Brasile perde per l’Italia in organizzazione. Ovviamente la nostra storia nelle MMA non si può negare, siamo molti di più a praticarlo e la popolarità dello sport la è maggiore .
Concordi con il coach di Aldo – Pederneiras – che un atleta brasiliano deve trasferirsi negli USA se vuole sfondare nelle MMA? Oppure pensi che anche rimanendo in Brasile si può lo stesso diventare campioni?
Sì sono d’accordo. Gli USA sono il miglior posto per allenarsi e sei più visibile all’occhio di manager, sponsor ed eventi buoni. Questo non vuole dire però che un talento non possa arrivarci allenandosi in Brasile o da altre parti. L’America ti rendi più facile la strada sicuramente.
Ti chiedo se segnali qualche connazionale in forte ascesa li in Brasile.
Non seguo tanto la scena brasiliana, però un paese così grande con tanta gente che pratica e che non smetterà mai di esportare talenti.
Io mi sono preparato nella mia palestra, la Fight Academy Belluno, principalmente con i miei allievi. Ho avuto modo di fare dello sparring con i miei compagni di squadra dello Stabile Fight Team. Top fighter come Danilo Belluardo, Luca Vitali, Handreri Onischenko, sotto la guida del master Filippo Stabile. Non sono un atleta che si foca tanto sullo sparring nella preparazione.
Il mio avversario credo arrivi molto motivato, non mi sembra uno che si risparmia. Lo vedo duro, ma credo di avere le qualità per batterlo.
Dopo questo match scendo di categoria ai 66kg e combatto a Venator contro Paata Tschapelia. Un fighter Giordano che arriva da una bella sequenza di vittorie.
Credo Khabib Nurmagomedov sia il più forte adesso. Vorrei vederlo in azione più spesso .
Io in Italia tengo d’occhio la categoria 66kg. Credo Federico Mini sia l’uomo da battere.
Il scenario italiano si è stabilito con alcuni atleti solidi, ma non sento l’aria di grossi cambiamenti nell’immediato. Credo che, se diamo tempo al tempo, l’arrivo di nuovi Italiani in UFC potrebbe aiutare tutto il movimento MMA italiano a crescere.
Io a 32 anni suonati non mi aspetto una chiamata in UFC per essere sincero. Però ho una striscia vincente di 9 incontri e pretendo portarla a 11 con i prossimi 2 appuntamenti a Praedator FC 4 e Venator. Dopo vediamo cosa succede. A volte belle sorprese appaiono per quelli che lavorano duro.
Io voglio ringraziarvi per lo spazio concesso e per il vostro lavoro che sicuramente contribuisce al movimento Italiano. Ringrazio anche l’amico e coach Filippo Stabile per aver sempre creduto e dato il suo supporto a me.