Quali sono le nuove tendenze a livello tecnico (striking, grappling, ecc.) che hai notato nella prima metà del 2018 (in UFC e altre promotion)?

Non è semplice individuare delle tendenze in un così breve periodo, forse la più significativa di questa prima parte del 2018 riguarda a mio parere il definitivo tramonto delle ambizioni titolate di Demian Maia, in quanto contiene un elemento probabilmente emblematico, ossia il fatto che l’essere monodimensionale, per quanto eccelso, non è sufficiente per arrivare in cima.

A fare da contraltare a questa tipologia di fighter per certi versi obsoleta c’è invece la nuova generazione di grappler, penso soprattutto a Brian Ortega e Kamaru Usman, che hanno portato il livello del loro striking molto in alto, pur avendo un background essenzialmente da grappler.

Se la tendenza degli striker è quella di evolvere il proprio grappling difensivo per far confluire il match in piedi, quella dei grappler è di affinare tanto il proprio striking da poter sfidare gli specialisti sul loro terreno. Mi sembra che anche la definitiva esplosione di un fighter come Zabit Magomedsharipov, un daghestano anomalo per il suo striking estroso, vada in questo senso.

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