Report di IFC 1, la prima esperienza di Alex Dandi nelle vesti da promoter con l’evento di domenica 18 febbraio andato in scena al Teatro Principe di Milano.

Il concept alla base di questa card era quello del mettere in mostra e magari scovare giovani talenti, nella “Notte dei Debuttanti” tre match su sei prevedevano dei giovani alle prime armi nelle MMA scontrarsi tra di loro per cercare di vincere e farsi notare. Dopo aver letto i risultati, andiamo a rilasciare qualche considerazione sulla serata.

A scaldare un freddo Teatro Principe ci pensa un’ottima preliminary card che sa regalare sempre match equilibrati, ma che non deludono mai nemmeno dal punto di vista dello spettacolo. Il tasso tecnico, magari, non è sempre elevato, ma atleti, coach e team hanno sempre voglia di mettersi in mostra e di maturare. Per i dilettanti, questo basta e avanza.

Con un pubblico e un locale finalmente più caldi, si aprono le danze della main card. Alcuni dei talenti più attesi hanno saputo confermare le attese delle vigilia. La prima menzione va a Tanio Pagliariccio, che aveva colpito in precedenza addetti ai lavori dimostrando una maturità e una tecnica strepitose per la sua giovane età. Queste caratteristiche sono uscite in evidenza anche nel incontro che lo vedeva opposto a Galluccio, incontro finito in un minuto in mezzo con l’avversario di Pagliariccio privo di sensi. Buona la prima da pro per il giovane della Ludus Magnum.

Qualche controversia sul secondo match in card tra il più navigato Luca Barbessi e Federico Fasciano. Un eccesso di foga costa a “Game Boy” una squalifica arrivata per colpi illegali (gomitate discendenti, oltretutto, illegali nelle Unified Rules) portati dietro la nuca. Alla fine dell’incontro si genera una polemica sulla fine dell’incontro: da una parte chi sostiene che fossero tutti colpi irregolari, dall’altra che il primo colpo regolare, il colpo che avrebbe messo KO Fasciano, e gli altri no. Il problema non si pone, perché l’arbitro ha interrotto dopo aver visto una serie di colpi irregolari. Per esemplificare, una situazione simile a Sakara contro Coté, dove un eccesso di foga e un intervento tardivo dell’arbitro hanno portato alla squalifica del Legionarius. A questo punto, solo le immagini del match potranno togliere i dubbi, si spera in un rilascio pubblico il più presto possibile.

Terzo match in card cambia nel corso della giornata, con Eduardo Barreda, avversario previsto per Francesco Moricca, costretto a dare forfait per via di problemi di salute. Al posto del giovane ecuadoregno, accetta di combattere Riccardo Cumani, allenatore di Barreda. Cumani mette in gioco se stesso in una categoria non sua e con pochissimo preavviso per cinque minuti di fuoco con Moricca, ma la differenza fisica tra i due si fa sentire a lungo andare. A fine round Cumani dichiara forfait, peccato perché l’incontro era davvero avvincente, ma non si può chiedere di più a una persona nelle condizioni di Cumani (che ha passato la notte in ospedale a fianco del giovane atleta).

Notevoli potenzialità dimostrate anche da Walter Pugliesi nella sfida con Riccardo Maso. Il giovane milanese esegue tutte le istruzioni che gli arrivano dall’angolo e porta a casa una splendida vittoria per TKO, dopo aver conquistato una monta e aver fatto piovere sull’avversario una tempesta di gomitate. Da tenere d’occhio.

Il co-main event della serata ha lasciato un po’ di amaro in bocca, perché l’esito sulla carta sembrava scontato e così si è rivelato. Nulla ha potuto Angelo Marchesani contro un Terminator come Frasineac, che si è lasciato andare anche a qualche colpo spettacolare come ginocchiate saltate e pugni girati. Vittoria che fa bene al record di Frasineac, ma le sfide che attendono questo giovane talento sono ben altre.

Main event molto interessante quello tra Petru Biclea e Francesco Nuzzi. Due lottatori in forza nella divisione dei pesi gallo che si scontrano per guadagnarsi un posto nel torneo che assegnerà la cintura di categoria a IFC 3. A uscirne vincitore Francesco Nuzzi, con uno striking tecnico, pulito ed efficace che mette in seria difficoltà “Texano” nel primo round. Bravo Biclea a sapersi adattare all’avversario (capacità dimostrata anche in passato) e a equilibrare i punteggi nel secondo round con una serie di takedown che smorzano l’azione dell’avversario. I due si giocano il tutto per tutto nel terzo round, dove Nuzzi riesce a portare a segno più colpi e in maniera più efficace. Verdetto giusto di 29-28 a favore del Berserker.

Per tirare le somme, non possono non essere fatti paragoni tra gli eventi in precedenza che si sono tenuti al Teatro Principe e quest’ultimo. Tolto Venator Kingdom 1, che fa storia a sé, è sembrato mancare qualcosa a IFC 1 che lo facesse salire al livello del secondo Kingdom. Il finale anticlimatico di alcuni match, un co-main event non all’altezza, l’assenza di effettivi controlli antidoping nel corso della serata, una risposta del pubblico inferiore ai precedenti eventi (il marketing vuole che il posto fosse “quasi sold out”, ma le persone all’interno del palazzetto erano circa trecento/trecentocinquanta), sono tutti elementi che fanno sentire il loro peso nel giudizio complessivo di questo evento.

La neonata promotion Italian Fighting Championship avrà modo di mostrare quella che sembra essere il suo potenziale col prossimo evento di Venezia, e, soprattutto, con la card del 5 maggio.

Post Scriptum:

La questione antidoping italiana si arricchisce di evento in evento di nuove sfumature. A Venator Kingdom 1 Nado Italia aveva testato tutti gli atleti in main card e un paio di nomi in preliminary. La situazione si era ripetuta a Venator Kingdom 2, con otto atleti sottoposti ai test. Ultimo in ordine temporale arriva Venkon Fight Night 2, dove Nado si è presentata su richiesta del matchmaker Luca Panseri.

A IFC 1, invece, gli atleti erano stati avvertiti il giorno del weigh-in della potenziale presenza dei controlli antidoping, anche se questi ultimi non sono mai avvenuti nel corso della serata al Teatro Principe. Il messaggio che era passato negli scorsi mesi era che bastasse mettere a disposizione del Ministero un budget e i controlli sarebbero stati effettuati, ma a quanto pare non è così.

ifc 1, Italian Fighting Championship, NADO Italia
Tudor Leonte

Alla perenne rincorsa del tesserino da giornalista pubblicista, ho scritto di MMA per alcune testate giornalistiche italiane e altri siti del settore. Al momento collaboro con Sherdog.com. Scrivo cose, intervisto gente, mi diverto.

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