In un articolo pubblicato da Ariel Helwani su MMAFigting.com, Khabib Nurmagomedov commenta l’assalto di McGregor al bus, susseguito alla discussione di ieri avvenuta tra Artem Lobov e lo stesso daghestano.
L’attacco, ripreso da cellulari dei presenti, ha causato il ferimento di Micheal Chiesa e spaventato Rose Namajunas ma sembra non aver impressionato Nurmagomedov:
Sto ridendo. Hai rotto il finestrino? Perché? Vieni dentro. Sai che l’UFC non ti lascerebbe entrare (sul bus n.d.t). Se sei un vero gangster, perché non vieni dentro?
Questo è un posto di grande storia di gangster. Brooklyn. Vuoi parlare con me? Mandami la tua posizione. Dobbiamo parlare? Vengo, nessun problema! Sono cresciuto così. Non sono cresciuto lanciando le sedie ai finestrini.
La cosa che ha stupito maggiormente il daghestano è il fatto che l’assalto sia avvenuto al bus con all’interno molti atleti UFC:
Questo non è l’autobus della mia squadra, questo è l’autobus dell’angolo rosso. La mia squadra non era con me. C’eravamo solo io, Ali Abdelaziz (il mio manager n.d.t.) e un cornerman, Muhammed. L’intero angolo rosso era sull’autobus. Rose Namajunas, Al Iaquinta, Karolina Kowalkiewicz, Ray Borg. Tutti.
Come ha confermato lo stesso Nurmagomedov, il daghestano non è stato ferito dal finestrino rotto:
Io sto bene. Mi sento bene. Domani, ho intenzione di fare peso. Sabato, prenderò la cintura e cambierò il gioco.
Infine il daghestano ha dichiarato:
Ad essere onesti, non voglio che vada in prigione (a differenza di quello che è successo n.d.t.). Dobbiamo combattere. Se dobbiamo combattere, combattiamo. Mandami la tua posizione per favore, dobbiamo sistemare le cose. Io e te. Uno contro uno. Vuoi 10 contro 10? Ok.
Viene con i media, con le telecamere quando sono da solo. Ovviamente volevo uscire ma non mi hanno lasciato scendere dall’autobus. E lui questo lo sa.
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