Dopo aver battuto Micheal Bisping a UFC 217, Georges St-Pierre non è convinto di difendere il titolo dei pesi medi. GSP ha parlato delle sue intenzioni future in un’intervista a TSN, esprimendo tutto il suo scetticismo su un proseguo della carriera nella divisione a 185 libbre.
Ne parleremo con la UFC, ma non sono sicuro di combattere ancora a 185 libbre, non credo che sarà cosi.
Se da un certo punto di vista per me è comodo fare i medi, perché posso mangiare liberamente, ho anche capito che non è una buona idea forzare il mio corpo a guadagnare peso per aumentare la massa muscolare. Ho scelto una strada difficile quando ho deciso di salire di categoria dovendo aumentare di peso e non è facile e nemmeno salutare per me mantenere quella massa muscolare
Il motivo principale, che sta spingendo maggiormente GSP verso un altro cambio di categoria, sembra essere la colite ulcerosa di cui soffre da dopo l’evento newyorkese. Problema che pare abbia convinto anche Dana White, che si era espresso sempre fortemente contrario a una discesa nei welter:
Dopo UFC 217 sono comparsi i primi sintomi ma avevo dato la colpa allo stress. Ma quando il problema è continuato ho capito che c’era qualcosa che non andava e sono andato da uno specialista che mi ha fatto la diagnosi, colite. Ho iniziato subito le cure e ora sto molto meglio, sono quasi tornato al 100%.
Luke Rockhold aveva recentemente espresso dei dubbi sulla veridicità dell’infezione di St-Pierre, il quale ha colto l’occasione anche per rispondere a questa accusa.
Non è una falsa diagnosi. Ho le carte con i risultati degli esami che provano che è tutto vero se vuole venire a controllare. Rockhold può dire quello che vuole, nessun problema, quando sei al top tutti vorrebbero essere al tuo posto e tutti ti attaccano, sono abituato. Non la prendo sul personale, lo conosco, so che è un bravo ragazzo, è semplicemente un ragazzo affamato, che vorrebbe tornare nuovamente campione e gli auguro il meglio, ma la mia salute è la mia prima priorità.
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