Squalifica di Mara Romero Borella, a prendere la parola è l’ex allenatore della lottatrice attualmente in forza in UFC, Gian Luigi Tedoldi.

Gian Luigi Tedoldi, attuale head coach del Mixed Martial Pro Team nonché ex allenatore di Mara Romero Borella, ha voluto dire la sua riguardo alle vicende giudiziarie, riemerse negli ultimi mesi, che hanno coinvolto qualche anno addietro la lottatrice UFC. Nel 2012, “Maravilla” (ai tempi Maria Chiara Borella) era stata arrestata insieme al compagno dell’epoca nel corso di un’inchiesta che ha visto 37 arresti in una maxi operazione del Nucleo investigativo dei carabinieri. L’accusa era spaccio di stupefacenti. In seguito a queste accuse, Borella ha ricevuto nel 2014 anche un’inibizione di 15 anni da parte del Tribunale Nazionale Antidoping, dal momento che praticava bodybuilding a livello agonistico.

L’inibizione impedisce a Mara Romero Borella di “frequentare in Italia gli impianti sportivi, gli spazi destinati agli atleti ed al personale addetto ovvero a prendere parte alle manifestazioni od eventi sportivi che si tengono sul territorio nazionale o sono organizzati” dal CONI, dalle Federazioni Sportive Nazionali, dalle Discipline Sportive Associate o dagli Enti di Promozione Sportiva.

Quasi in contemporanea con questa sentenza, Borella ha esordito nella sua carriera agonistica nelle MMA accompagnata da Tedoldi. I due hanno continuato il loro sodalizio per molto tempo, anche se di recente hanno preso strade separate. Tedoldi e Borella erano stati anche legati dal punto di vista sentimentale per qualche tempo.

In una discussione nata sui social riguardo al passato di Borella, il suo ex coach ha espresso la sua posizione rispetto alla sentenza e all’inibizione. Secondo Tedoldi, i due non hanno mai ricevuto alcuna notifica dell’inibizione, così come il TNA non ha ricevuto alcuna notifica del fatto che Borella risulti estranea ai fatti del 2012.

Di seguito il testo integrale del messaggio di Tedoldi riguardo la squalifica di Mara Romero Borella.

In questo post […] c’era fino a ieri qualcosa che riguarda Mara Romero Borella e ultimamente sui social vedo di chi parla del suo passato, leggo stupefatto di quello che si scrive. Dove tutti questi signori pensano di sapere la verità solo perché fanno una ricerca su Google oppure millantano di conoscere il figlio dell’amico dello zio che giocava a rugby e quindi sono al corrente della situazione.
È raro che parlo sui social in questa maniera, ma credo, che per prima cosa bisogna subito spegnere qualsiasi focolaio su questa situazione, e ho l’arroganza di dire, che escludendo lei ed i suoi famigliari, io posso farlo per questi motivi:

Mara ha combattuto da professionista 17 incontri, ed io per 16 volte ero al suo angolo;

Sono stato il suo coach fino alla sua partenza alla American Top Team, dove sia io che la mia squadra l’ha aiutata per questo suo passo;

Sono stato il suo compagno fino lo scorso anno, poi per una serie di motivi la nostra storia è finita come succede anche nelle migliori famiglie;

Sono il presidente della ASD dove Mara è tesserata con la FIKBMS Italia.

Nel 2012 Mara è stata imputata per quanto trovate su Google, ha passato un periodo in carcere ed agli arresti domiciliari. Su Internet trovate l’imputazione e la carcerazione, ma purtroppo non trovate che Mara Romero Borella ha la fedina penale pulita, sì, esatto, pulita, senza macchia, e non perché la questione è andata in prescrizione, ma questo su Google non lo trovate.

Ma per farvi capire meglio chi è Mara Romero Borella, lei avrebbe potuto da questa situazione, che in quel periodo gli ha cambiato la vita come il giorno con la notte, non ha voluto fare una denuncia con risarcimento di danni, invece ha preferito cancellare questo periodo piuttosto che riviverlo e farla stare male.

Per quanto riguarda l’inibizione, faccio una piccola precisazione, il giorno della carcerazione gli è stata fatto il controllo di sostanza stupefacenti, e provate indovinare: pulita non solo da sostanze stupefacenti ma anche da sostanze dopanti, ma su Google questo non lo trovate

Tornando alla inibizione, nel giugno del 2014 c’è stata questa sentenza, la quale è un atto dovuto e formale a fronte della imputazione del 2012, ma siccome la fortuna è cieca mentre la sfiga ci vede benissimo le cose sono andate avanti senza preavviso, ma cosa pensate, che se dal 2014 in poi sapevamo questo non avremmo preso i giusti provvedimenti? Quando Mara Romero Borella ha iniziato a combattere in America, la UFC non abbia chiesto spiegazioni per il 2012 e non ha voluto vederci chiaro?

Io posso parlare a pieno titolo per quel periodo, il resto sono solo cazzate e ipotesi di chi vuole ora avere popolarità.

Le nostre strade ora si sono separate, ma questo non vuol dire che posso accettare che venga scritto fango per rovinare la sua carriera, perché solo io e lei sappiamo cosa c’è costato all’epoca della nostra vita privata questo suo obiettivo e non saranno certo gente invidiosa e fallita a rovinare il suo cammino.

A conferma delle parole di Tedoldi, il fatto che da parte dell’USADA non ci sia stata alcuna interdizione a far competere Mara Romero Borella in UFC.

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Tudor Leonte

Alla perenne rincorsa del tesserino da giornalista pubblicista, ho scritto di MMA per alcune testate giornalistiche italiane e altri siti del settore. Al momento collaboro con Sherdog.com. Scrivo cose, intervisto gente, mi diverto.

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