Report del Manerba Fight Night. Serata piacevole e nel complesso riuscita a Menerba del Garda per il Manerba Fight Night, evento organizzato dalla Kickboxing and ju-jitsu school, iniziata nel pomeriggio con i ragazzi dell’MMA training competition e finita a mezzanotte e mezza con il combattuto main event tra Erlan Ulikbekov e Leonardo Damiani.
Molto buona la presenza di pubblico sugli spalti (praticamente esauriti) nella main card, meno nei posti del parterre, cosa che può essere dettata anche dal ring rialzato che non ha facilitato la visione dell’evento. Il pubblico non caldissimo all’inizio, si è letteralmente scatenato al momento del main event tra Damiani e Ulikbekov.
La card amatoriale è stata di buon livello: molti atleti si sono messi in mostra, tra tutti vorrei citare Riccardo Pala che ricordo anche a IFC 2 e Lorenzo Rossi autore di una bella ghigliottina in piedi. Peccato per la mancanza di uno speaker, anche per la card dilettanti; spesso questi ragazzi non sono conosciuti e per uno spettatore riuscire ad identificare l’uno o l’altro non è sempre facile.
La main card è iniziata con un match dilettante femminile, idea che mi è piaciuta per provare a valorizzare ancora di più (sono stati due i match pro femminili in card) un movimento che speriamo cresca velocemente in un prossimo futuro. Gradito anche l’intermezzo rap di Merio From Fratelli Quintale che ha animato la serata. I match si sono susseguiti con un buon ritmo e ci sono state poche e brevi pause tra un incontro e l’altro.
La card pro è stata un crescendo, culminata in un main event spettacolare che non ha tradito le attese. Nonostante molti degli atleti della main card non avessero tantissimi match all’attivo non hanno sofferto la timidezza, mettendo in mostra delle belle cose.
Senza entrare nel dettaglio di ogni singolo incontro da segnalare la vittoria per TKO al primo round di Oleg Ursoi e di quello di Roberta Zocco che è riuscita ad imporre il proprio striking sull’avversaria.
Damiano Fogliata ha dato vita a delle belle fasi di striking, vincendo meritatamente, mentre Emanuele Palombi ha seguito alla lettera il proprio gameplan accorciando sull’avversario, pressandolo a parete e finalizzandolo nel secondo round con una bella rear naked choke.
Degli altri due match, la Vezzoli, nonostante la differenza d’età, ha controllato la croata Smajic imponendosi grazie a dei buoni leg kick, mentre, Stenaj e Myrto hanno dato vita ad un match durissimo terminato con la vittoria del primo per TKO.
Il co-main event e il main event sono stati senza dubbio gli incontri più belli della card.
Mirco Marogna e Riccardo Mura hanno combattuto in un incontro interessante, rematch di quello andato in scena nell’ottobre scorso. Il risultato è lo stesso: Marogna ha vinto per decisione unanime. Entrambi gli atleti si sono dimostrati degli striker validi, dotati di buona mobilità e hanno mostrato a terra delle cose pregevoli.
Il main event è stato sicuramente il Fight of The Night. Il risultato è senza dubbio incerto, anche se la decisione dei giudici di dare un pareggio è contestabile. Ulikbekov è stato più incisivo durante il primo round, portando più colpi nelle fasi in piedi e mettendo knockdown Damiani che si è ripreso velocemente e a parete ha portato dei colpi interessanti, oltre che un takedown alla fine. Il secondo round è senza dubbio di Damiani che è arrivato ad un passo dalla finalizzazione per rear-naked choke. Nel terzo Ulikbekov non ha portato moltissimi colpi ma ha il controllo della situazione a terra; Damiani non è rimasto passivo e ha prova una ghigliottina che però non è riuscita. Il verdetto è incerto e nonostante la bilancia sia più dalla parte del kirghizo, la vittoria del padrone di casa non sarebbe stato un risultato così sbagliato.
Speriamo che il match venga trasmesso su Fight Network (le cui telecamere presente all’evento), in modo tale che anche i non presenti possano vedere questo incontro molto intenso.
Sicuramente ci sono delle cose da migliorare, come trovare un ottagono dotato di due porte e un seggiolino per gli atleti tra un round e l’altro, ma la strada è quella giusta, perché il matchmaking nel complesso è stato equilibrato e ha dato vita a match interessanti e con buoni spunti tecnici.
Nota finale: la dicitura UFGigi (che riporta al nome dell’organizzatore) sulle magliette di staff e arbitri è stato senza dubbio un tocco di colore che mi ha fatto sorridere. A questo punto speriamo in un UFGigi 2…