4) Robbie Lawler

Questo posto sarebbe spettato al Red King (McDonald), ma non essendo più in UFC e viste le premesse fatte all’inizio dell’articolo, ho deciso di inserire il suo più acerrimo rivale (agonisticamente parlando).

Robbie Lawler, dal canto suo, è difficile da inquadrare per qualsiasi avversario: mancino atipico (non fa i soliti spostamenti da mancino) ha evoluto il suo stile da brawler nel tempo creando il prototipo perfetto ricercato dall’ American Top Team nel corso di questi anni. Wrestling di assoluto livello capace di soggiogare quello di Johnny Hendricks e uno striking aggressivo ed efficace, capace di dominare Carlos Condit.

È vero che ha una sola sottomissione come vittoria, ma è anche vero che è dovuto al suo stile e non a delle carenze tecniche al suolo. Negli anni ha anche saputo correggere i suoi limiti proteggendo il mento (punto debole ad inizio carriera) e migliorando il suo livello al suolo.

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