Prima di Venkon Fight Night 2 conosciamo meglio Dylan Cala, che affronterà nell’evento dei Trezzo sull’Adda il 21 gennaio il toscano Gionata “Akuma” Gensini (5-6).
Il match tra i due si preannuncia tra i più accesi dell’intera card, viste le provocazioni che i due non si sono risparmiati, in particolare l’americano più volte ha provocato sui social l’avversario. E non è andato troppo per il sottile nemmeno quando gli abbiamo chiesto se avesse un ultimo messaggio da mandare a Gensini.
Ma procediamo con ordine, Dylan Cala (3-1) nasce praticamente con le MMA già nel sangue, essendo figlio di un grande appassionati di arti marziali che lo ha avviato verso questi sport fin da piccolissimo. Dyaln inizia a soli 3 anni con il wrestling e a 4 pratica già anche Taekwondo. Per tutta la sua infanzia gira gli Stati Uniti e il mondo vincendo vari tornei nazionali e internazionali di wrestling.
Per avere un’adeguata preparazione nelle MMA si allena alla Gym O di Jeff Jimmo che lui definisce un vero genio degli sport da combattimento, in un team di giovani fighter, tra i quali c’è anche Mark Trader un altro protagonista di Venkon Fight Night 2, che però stanno crescendo rapidamente e tra i quali, è convinto, ci siano anche dei futuri campioni mondiali..
“The Future”, questo il suo emblematico soprannome, si considera un fighter moderno, della nuova generazione, che ha iniziato fin da subito ad allenarsi in tutti gli aspetti di questo sport, senza sviluppare un background specifico. Per questo motivo, si sente ugualmente sicuro sai in piedi che a terra, senza alcuna preferenza tra le due fasi in cui svolgere l’incontro.
Entrando nello specifico del match che lo attenderà, Cala rivela di non conoscere troppo bene l’avversario, anzi le poche informazione che ha sono la sua nazionalità, per cui è conscio che combatterà in casa di Gensini ma che questo è soltanto un ulteriore stimolo per dominarlo completamente, nonostante un approccio che può sembrare sfrontato, è anche consapevole che si troverà davanti un avversario tosto, esperto e ben allenato.
Questo però non cambia la sua visione del match, sarà lui a imporre il ritmo all’incontro e a costringere l’avversario a seguirlo nel suo domino, fino alla vittoria. Dato che si considera troppo grande, veloce e forte, a tal punto che per Gensini sarà impossibile persino sopravvivere. Il suo sarà approccio molto tattico e studiato, ma le conseguenze saranno simili a quelle di una guerra.
Quando, come ultima cosa, gli abbiamo chiesto se avesse un ultimo messaggio da far recapitare a Gionata Gensini prima dell’evento, Cala si è addirittura espresso in italiano, con un semplice:
Buona notte.