Cristian Magro prima di Venator Kingdom 2, le parole di uno dei contendenti al titolo dei pesi medi Venator prima del suo match del 16 dicembre.
Per chi segue le MMA italiane da qualche anno, Cristian “Jackhammer” Magro ha davvero bisogno di poche presentazioni. Per chi non lo conoscesse, invece, ecco qualche indicazione: tredici i match segnati su Sherdog, nove le vittorie e quattro le sconfitte. Nessuno di questi incontri arrivato ai punti, nel bene e nel male. Le vittorie, tutte vittorie al primo o al secondo round. Tra i nomi che hanno sconfitto Magro, si citano Mattia Schiavolin, Alessio Di Chirico e Filip Kotarlic.
Ora però la concentrazione di Magro è rivolta tutto a Pietro Penini, suo avversario a Venator Kingdom 2.
Pietro è un ottimo fighter in continua crescita, con lui bisogna stare sempre attenti, è forte fisicamente, ha l’età dalla sua parte e bisogna farsi trovare pronti in tutti i campi. Per i vari motivi famigliari non ho avuto modo di girare come l’altra volta, quando sono andato in Irlanda. Sono rimasto allenarmi qui a casa, tranne un paio di volte quando sono andato a Galliate. Ho cercato di non farmi mancare niente.
Se ci fossero dei bookmakers, però, darebbero favorito il fighter della Fight House Verona. Magro, però, non sembra curarsene troppo. Magro è fermo da qualche tempo e l’età sembra avvantaggiare Penini.
Io sono fermo da un anno e mezzo. Penini sarà anche favorito, ma mi sono preparato come non mai, sarà un bel match e daremo spettacolo. La differenza d’età non è che mi preoccupa tanto. Spero che l’esperienza che ho accumulato mi dia una mano, ma ho fatto una preparazione diversa da tutte le altre volte e mi sento pronto come non mai anche dal punto di visto fisico. Non temo la differenza d’età.
Nell’intervista con Pietro Penini, si è scoperto che quest’ultimo è uno stratega prima che un fighter. Ho chiesto se per “Jackhammer” fosse la stessa cosa.
Ho provato varie volte a studiarmi una strategia, ma ogni volta che entro in gabbia mi cambiano sempre in una frazione di secondo. Mi sono visto alcuni suoi incontri, ma lascio le cose che vadano come devono andare. Cerco di pensare il meno possibile e fare quello che mi viene più naturale. Sono sicuro che alla fine della quinta ripresa non arriveremo mai. Sia nel bene che nel male o ho sempre finito alla prima o alla seconda ripresa. Mi trovo bene a terra, faccio tanto grappling e BJJ, prima avrei preferito scambiare in piedi, ma dopo questo camp non ho più una preferenza.
Non è la prima volta che si tenta di organizzare Magro vs Penini. L’ultima volta l’incontro è saltato per un motivo che riporta alla mente di tutti che prima ancora di essere guerrieri, questi ragazzi sono uomini. E come tali, sono soggetti al Fato, che, a volte, sa essere crudele.
A febbraio avrei dovuto combattere contro Penini al VCE, poi ho scoperto che mamma aveva una malattia e a dieci giorni dal match mi sono ritirato. Lei avrebbe preferito che combattessi al VCE, ma non me la sono sentita. Poi ho visto combattere lei contro la malattia e quando Alex mi ha proposto la possibilità di combattere di nuovo contro Penini e per il titolo, l’ho colta al volo. Lei ci teneva un casino. Volevo lottare anche io come faceva lei, quindi ho dato l’ok per il match. Ho iniziato la preparazione, però la testa era sempre a lei. Lavoravo, correvo a casa, stavo un po’ con lei e dopo andavo ad allenarmi. Poi purtroppo è successo il lutto e ho cercato di scollegare un attimo la testa e riuscire a prepararmi nel miglior modo possibile per regalarle questa vittoria.
In conclusione, Cristian Magro ringrazia per l’affetto che gli è stato mostrato in questo periodo e promette, come sempre, di dare il cento per cento all’interno della gabbia.
Ringrazio tutti, ho visto tanto affetto anche dalla gente qui di Biella, molti verranno anche in trasferta a Milano. Sicuramente regaleremo spettacolo sia io che Pietro. Ci vedremo lì e ce la giocheremo in gabbia.
Crediti immagine di copertina: Fabio Barbieri Photography