Chi è Fedor Emelianenko

Conosciuto come “L’Ultimo Imperatore”, nel decennio 2000-2010 Fedor ha rappresentato il volto delle MMA a livello mondiale. Nato a Rubižne, nell’allora Unione Sovietica, Emelianenko si avvicina agli sport da combattimento alternando prima judo, poi sambo (un’arte marziale russa) e arti marziali miste. Fedor ha sempre combattuto nei pesi massimi pur avendo un’altezza di soli 183 centimetri e senza un fisico statuario (famosa la pancetta che l’ha accompagnato nel corso di tutta la sua carriera).

L’esordio nelle MMA avviene il 21 maggio 2000, in un incontro che Fedor porta a casa al primo round dopo aver strangolato l’avversario. Da lì, furono quattro i match vinti di fila dal russo, prima dell’approdo in Giappone e la prima sconfitta arrivata per mano di Tsuyoshi Kohsaka. Il primo smacco nel record di Fedor si portò dietro non poche controversie: a decretare la fine dell’incontro fu l’intervento medico, in seguito a un taglio riportato da Emelianenko nell’incontro precedente della serata (si trattava di un torneo a piramide). Era il 22 dicembre del 2000 e quella data rappresentò l’unica sconfitta del russo per i successivi dieci anni.

Fedor ebbe l’occasione di vendicare la sconfitta con Kohsaka e di misurarsi con quelli che erano ritenuti i migliori pesi massimi in Giappone e nel mondo. Emelianenko firmò per il Pride Fighting Championships, il miglior circuito di MMA all’epoca. Lì, Fedor si laureò campione dei pesi massimi ininterrottamente dal 2003 al 2007, anno in cui la promotion nipponica chiuse. “L’Ultimo Imperatore” sconfisse uno dopo l’altro tutti gli avversari che gli si pararono davanti e sembrò sempre che lo facesse con facilità. Il suo volto inespressivo, i suoi occhi di ghiaccio e la sua laconicità conquistarono il pubblico giapponese. Questi furono gli anni in cui Emelianenko raggiunse l’apice della sua carriera e dalla sua popolarità, grazie a incontri entrati nella leggenda come quello contro Mirko “Cro Cop” Filipovic, la trilogia con Antonio Rodrigo Nogueria e l’esperto kickboxer Semmy Schilt.

La sua fama si espanse in ogni angolo del mondo, al giorno d’oggi solo un altro lottatore di MMA, Conor McGregor, è riuscito contendere in fama col russo. Gli appellativi si sprecano: “miglior peso massimo di MMA di tutti i tempi” e “uomo più pericoloso del pianeta” quelli più gettonati. Finita la parentesi nipponica, Fedor approda negli Stati Uniti, dove, dopo un debutto promettente, non riuscì a replicare i risultati ottenuti nella terra del Sol Levante. La notte del 26 giugno del 2010 il mondo delle MMA restò scioccato quando “L’Ultimo Imperatore” venne sottomesso dal brasiliano Fabricio Werdum. Altre due sconfitte di fila e Fedor tornò a combattere nella sua Russia, dove troverà di nuovo la vittoria, prima di decidere di appendere i guantini al chiodo.

Dopo un ritiro durato tre anni, Emelianenko ha ripreso a combattere con regolarità nel circuito Bellator, dove al momento si sta giocando la possibilità di vincere la cintura dei pesi massimi in un torneo che prevedere la partecipazione di altri otto lottatori. Sabato notte scorso, Fedor ha sconfitto senza troppi patemi Frank Mir e si è guadagnato l’accesso alle semifinali del torneo.

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Tudor Leonte

Alla perenne rincorsa del tesserino da giornalista pubblicista, ho scritto di MMA per alcune testate giornalistiche italiane e altri siti del settore. Al momento collaboro con Sherdog.com. Scrivo cose, intervisto gente, mi diverto.

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