L’aggressione di Conor McGregor al pullman UFC ha fatto il giro del mondo. Il colpevole numero uno di questo fattaccio non può che essere lui: Conor McGregor. Ma andiamo con ordine.
Martedì Khabib Nurmagomedov, dopo aver intravisto Artem Lobov (compagno e grande amico di Conor), non si è fatto sfuggire l’occasione di intimidirlo faccia a faccia (per le dichiarazioni di Lobov) spalleggiato dai suoi amici russi, con tanto di scappellotto dietro la testa.
Poteva rimanere fermo “The Notorious”? No, ovviamente. Il campione dei pesi leggeri UFC, o meglio, ex campione (anche se non ancora ufficiale) come ha ribadito ieri Dana White dicendo che togliergli il titolo è il minimo (potete vedere qui sotto il video) ha pensato bene di aggredire il pullman che trasportava Khabib e altri lottatori come Rose Namajunas, Michael Chiesa.
Si vede benissimo in questo video, ma a dire il vero in molti video, McGregor correre per prendere il portapacchi e lanciarlo contro il pullman rompendo il vetro.
Da quest’altro video si vede all’interno del pullman il manager di Khabib, Ali Abdelaziz, che ordina di aprire la porta e dicendo di voler uccidere l’irlandese. Nel video si vede Michael Chiesa che si scoprirà risultare ferito da alcuni vetri tanto che verrà cancellato l’incontro contro Anthony Pettis. Altro fighter ferito è Ray Borg che ha problemi a chiudere gli occhi per via del vetro.
Le azioni sconsiderate di McGregor costano ben tre match alla card di UFC 223. Artem Lobov viene rimosso dalla card come dichiarato da Dana White nel video inserito sopra perché afferma che c’è altro materiale oltre a quello visto sul web dove partecipa anche Lobov all’aggressione. Gli altri due incontri saltati sono Michael Chiesa vs Anthony Pettis e Ray Borg vs Brandon Moreno per i problemi agli occhi per Chiesa e Borg.