Le parole di Radu Maxim dopo il Centurion, l’atleta di origine moldava racconta la sua sull’andamento dell’incontro e della carriera.
Centurion Fight Championship Malta 2 è passato agli archivi da qualche giorno, ma non è di certo passato inosservato. Uno degli incontri più interessanti presenti in card era quello tra Daniele Miceli (6-3) e Radu Maxim. Miceli, al ritorno in attività dopo un lungo periodo di pausa, era dato per favorito, vista la sua maggiore esperienza e il livello degli avversari affrontati fino a quel momento.
Maxim, invece, ha saputo ribaltare i pronostici della vigilia in una vittoria a suo favore che si contende il titolo di “upset dell’anno” per quanto riguarda il panorama italiano delle arti marziali miste.
È andata molto bene. Sono entrato e ho vinto, il tutto è durato un minuto o un minuto e mezzo. Mi ha sottovalutato, Miceli pensava che non sarei stato all’altezza, visto che ha combattuto in circuiti internazionali. Si sbagliava. Ho lasciato il lavoro per allenarmi mattino e sera e arrivare pronto all’incontro.
L’atleta di origini moldave, però, non è di primo pelo negli incontri di mma. La sua è una storia sentita più volte nei circuiti italiani.
Ho dieci vittorie e una sola sconfitta, Sherdog non è aggiornato. Le persone non mi conoscono ancora, ho 4 o 5 match vinti di fila in cui non si è arrivati nel secondo minuto. Ho dieci vittorie e una sola sconfitta, Sherdog non è aggiornato.
Visto che ha passato le semifinali della Road to Bellator, per Radu Maxim si aprono le porte della finale dove se la dovrà vedere con Simone La Preziosa (1-4).
Adesso ho iniziato a prepararmi per la finale, dove incontrerò Simone La Preziosa. Andrò lì e farò il mio gioco, porto a terra e finalizzo, non rischio in piedi. Nel frattempo darò una mano al mio amico Mihail Nica, che combatterà a Bellator a Firenze. A terra mi trovo più a mio agio, mi alleno a terra da quando ero bambino. Lavoro molto, però, anche in piedi per migliorare e quando arriverò nei circuiti più importanti sarò pronto e completo in tutto.
Crediti immagine di copertina: Wagner Mela Photography