Intervista a Manolo Zecchini in vista di Venator Kingdom, ecco le parole dell’atleta italiano prima del suo incontro contro Marco Manara.

Manolo Zecchini (5-0) è il presente e il futuro delle MMA in Italia. Presente, perché è un atleta imbattuto che ha fatto vedere cose interessanti a Venator 3; futuro, perché ha 20 anni ed è considerato dagli addetti ai lavori un ragazzo con un futuro importante.

L’atleta dell’Italian Top Fighters Management rientra dopo un anno da un brutto infortunio al ginocchio, in un match temibile come quello con Marco Manara (Intervista a Marco Manara: “Zecchini? Aggressivo, veloce e deciso”) a Venator Kingdom.

Per prima cosa, come stai? Il ginocchio come va e come è andata la tua preparazione in USA?

Ciao a tutti. Sto molto bene, il ginocchio si è sistemato e ripreso alla perfezione e la preparazione in USA è andata più che alla grande.
Parlando con tuo padre che ho intervistato ai tempi del VCE, mi ha parlato dei tuoi inizi prima con il karate, poi con BJJ, la thai boxe ed infine con il grappling. Quale di questa disciplina è stata fondamentale per poi scegliere di praticare MMA?

La disciplina fondamentale all’inizio è stato il bjj anche se vuoi mi conoscete e mi avete visto più come striker

Com’è per un ragazzo di 20 anni decidere di trasferirsi per un periodo così lungo negli USA. Che sensazioni hai provato? Com’è stato affrontare i primi tempi?

In realtà per me la cosa non è proprio difficile faccio trasferte e resto dall’altra parte del mondo per mesi dall’età di 17 anni… Non è mai facile certo perché quando si esce dalla propria confort zone è sempre un azzardo però sono queste situazioni che ti fanno crescere e maturare in tutti i campi.

 

In cosa pensi di essere maggiormente migliorato nella tua esperienza in America?

Penso di essere migliorato in tutti i settori sopratutto quello mentale

Pensi di rimanere alla Kings oppure trasferirti per esempio l’Alpha Male, specializzata nell’allenamento delle classe di peso inferiori.

Alla kings quest’anno ho trovato molti sparring partner e compagni del mio pesi rispetto all’anno scorso. Gli sparring sono tosti e gli allenamenti ottimi però nella vita non si sa mai.

Parlando del tuo match, Manara era l’avversario che avresti dovuto affrontare prima dell’infortunio, quali sono i suoi punti forti e come pensi che limiterà i tuoi?

Per me è semplicemente un avversario da non sottovalutare…

Sei imbattuto, questo per un ragazzo giovane come te pensi possa essere motivo di maggiore pressione?

In realtà devo solo pensare a fare il mio e portare a casa la vittoria al record ci pensiamo finito il match

Infine hai un messaggio da mandare al tuo avversario?

Il messaggio che posso inviare al mio avversario è di stare attento e non abbassare ma la guardia perché io sarò lì a guardare.

Crediti immagine di copertina: Fabio Barbieri Photography
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Marco DallAcqua

Nato e cresciuto con la passione per la pallacanestro, scopro le MMA con l’incontro tra Brain Stann e Wanderlei Silva. Da li è amore a prima vista. Da quel 2013 seguo le MMA con grande passione, parlando di UFC e MMA italiane attraverso il blog di MMA Talks.

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