5) Khabib Nurmagomedov

Come non mettere in classifica la lunga scalata di Khabib Nurmagomedov? “The Eagle” arriva in UFC con un impressionante record di 17-0 ottenuto tra Russia e Ucraina, ma in America, a dire il vero, non parte con le marce alte. Ci mette dodici minuti a finire Kamal Shalorus e nel secondo match fatica moltissimo contro Gleison Tibau, forse il match più difficile della carriera del daghestano. Il verdetto unanime di 30-27 lascia interdetti molti che pensavano non fosse lui il vincitore.

“The Eagle” darà spettacolo nel match successivo contro Thiago Tavares in Brasile. Il daghestano comincia ad acquisire un certo status quando si presenta al weigh-in con la famosa maglietta dove sfotte il bjj.

Nel 2013 vince altri due incontri per decisione unanime prima di affrontare il lanciatissimo Rafael Dos Anjos, fresco di cinque vittorie consecutive, nonché favorito alla vigilia. L’incontro sarà un incubo per il brasiliano, che subisce il grappling asfissiante del russo. Nurmagomedov con questa vittoria entra tra i top della divisione.

Ormai “The Eagle” è una minaccia per tutti. Molti sognano la sfida con il campione di allora Anthony Pettis, ma proprio sul più bello il russo si infortuna. Passeranno due lunghissimi anni in cui Nurmagomedov è alle prese con i continui problemi fisici. Nel suo momento più buio, preso dallo sconforto, Nurmagomedov afferma di pensare al ritiro.

Khabib Nurmagomedov alla fine non molla e torna nell’aprile 2016 contro Darrel Horcher, che sostituisce l’infortunato Tony Ferguson. Il daghestano demolisce l’avversario in due riprese. Sembra sia arrivato il momento per tentare l’assalto alla cintura. Nurmagomedov firma il contratto che lo vede opporsi al campione Eddie Alvarez, ma quest’ultimo sceglie di affrontare Conor McGregor.

Il russo sfoga la sua frustrazione sui social network, ma non perde tempo e accetta di sfidare Michael Johnson, nel primo evento di sempre a New York. In quel 12 novembre, Nurmagomedov, dopo aver sofferto lo striking dell’avversario, impone il suo grappling e sottomette l’avversario al terzo round.

In seguito, ha l’opportunità di vincere il titolo ad interim nei primi mesi del 2017. Pochi giorni prima del match, però, finisce in ospedale per i problemi dovuti al taglio del peso e il match salta.

Torna il 30 dicembre 2017. L’avversario è il forte striker Edson Barboza. Bookmakers, addetti ai lavori, fan, non sono così sicuri della vittoria del russo. Nurmagomedov sfodera una delle prestazioni migliori mai viste dentro un ottagono. Non subisce minimamente lo striking d’alto livello del brasiliano. Anzi, non indietreggia e continua a pressarlo. D’altronde sembra non sentire i calci girati di Barboza e lo domina dall’inizio alla fine.

A quel punto, dopo nove vittorie di fila, gli viene concessa la sacrosanta opportunità di vincere il titolo dei pesi leggeri. L’avversario doveva essere Tony Ferguson, poi, a causa di un infortunio di quest’ultimo, viene sostituito da Max Holloway, ma anche il campione dei pesi piuma è costretto ad abbandonare. A quel punto è Al Iaquinta a giocarsi il titolo dei pesi leggeri.

Nurmagomedov dopo cinque riprese porta a casa la vittoria centrando così il suo obiettivo dopo sei anni dal suo debutto in UFC. Il resto è storia: difenderà il titolo contro Conor McGregor nel match di MMA più atteso della storia.

, , , , , ,
Fabrizio Barbera

Sono Fabrizio Barbera, uno studente universitario di 22 anni. Seguo le MMA dall'ottobre 2014, ma in seguito ho recuperato moltissimi incontri del passato. Ho un blog che si chiama Mmacornerblog.wordpress.com

Leggi anche