Alen Amedovski prima di Bellator Genova, il peso medio che si allena Khalid Fight Team è al secondo match in Bellator, dove affronterà Ibrahim Manè.

Alen Amedovski troverà nella gabbia di Bellator Ibrahim Manè, fighter che, come il macedone, è conosciuto per le sue finalizzazioni. Il match tra i due promette spettacolo con entrambi che hanno dimostrato di poter concludere gli incontri velocemente. Amedovski, ancora imbattuto, proverà a migliorare ancora il suo record dopo l’importante e spettacolare vittoria a Bellator 203 Will Fleury.

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Sei al secondo incontro in Bellator, quali sono state le tue sensazioni al tuo primo match nella promotion?

È un piccolo sogno che si è avverato perché combattere in Bellator è un per molti un’aspirazione, me compreso. Nonostante il preavviso breve, non ho avuto dubbi nell’accettare il primo incontro, perché occasioni di questo tipo non si possono perdere. Avrei accettato il match anche il giorno prima.

Questo tuo match è un’ulteriore conferma di quello che hai fatto di buono durante il tuo debutto a Bellator. Questa promotion rappresenta il punti di arrivo per la tua carriera? Il tuo obiettivo è quello di continuare a scalare le vette di questa promotion?

Certamente mi piacerebbe rimanere in Bellator. È un grande onore per me e sarebbe un bel traguardo, perché è una delle due migliori promotion al mondo. Per questo motivo sono onorato di combattere qui e un passo alla volta vediamo cosa ci riserva il futuro, step by step, match dopo match.

Il tuo avversario è abituato come te a finalizzare l’avversario soprattutto per KO/TKO. Pensi che sia il match up giusto per te? Quali sensazioni hai a riguardo?

Ci siamo preparati bene, quindi vogliamo fare quello che abbiamo studiato e vogliamo vincere questo match.

Dopo il tuo rientro hai continuato a vincere segnando una continuità con il passato. Hai mai avuto un dubbio durante il tuo infortunio di lasciare questo sport?

Ho avuto talmente tanti infortuni che si c’è stato un momento in cui pensavo di non poter più guarire. Però, questo è un mondo che ogni fighter ha dentro di sé e al quale appartieni, perciò finché riuscirò a combattere andrò avanti.

In cosa pensi di essere maggiormente maturato dopo il rientro e questo tuo ultimo anno nell’ottagono?

Diciamo che si deve sempre maturare e cercare di migliorarsi senza mai perdere il proprio obiettivo nonostante tutte le difficoltà. Su cosa sono maggiormente migliorato? Lo vedrete sabato!

Sei al terzo incontro nel 2018, Pensi di mantenere questo ritmo anche i prossimo anni successivi?

Certamente è un ritmo che mi piacerebbe mantenere e combattere il più spesso possibile, in modo tale da garantire una sicurezza economica a me e la mia famiglia perché se non combatto, non guadagno. Le due cose sono correlate, poi ogni match ti insegna sempre molto e ti migliora e anche la voglia di confrontarsi è tanta. Comunque noi ci concentriamo un incontro alla volta.

Quale sogno vorresti realizzare a livello professionale per quanto riguarda le MMA?

Il sogno è quello di stare bene economicamente facendo questo sport come lavoro. Si sa attualmente in Italia non si riesce a vivere solo di questo, ma se fai bene in una promotion di alto livello magari puoi permetterti di mantenerti con le MMA. Il discorso è correlato, combattere in una grande promotion come Bellator ti dà questa possibilità.

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Marco DallAcqua

Nato e cresciuto con la passione per la pallacanestro, scopro le MMA con l’incontro tra Brain Stann e Wanderlei Silva. Da li è amore a prima vista. Da quel 2013 seguo le MMA con grande passione, parlando di UFC e MMA italiane attraverso il blog di MMA Talks.

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