Sì, e Michael Cohen?

Nessuno è mai riuscito a chiarire del tutto quanto Donald Trump sia stato implicato nell’affare Affliction. Secondo John Gross, reporter che seguì la storia per il sito SI.com, la partecipazione di Trump fu solo un tentativo per sfruttare il suo nome per promuovere l’iniziativa e l’attuale presidente degli Stati Uniti non tirò mai fuori un centesimo. Tuttavia, c’è stata una connessione diretta tra Affliction Entertainment e Trump: Michael Cohen, che all’epoca era vice presidente esecutivo nella Trump Organization, venne nominato COO del progetto. Il figlio di Trump, Donald Jr., affermò che suo padre investì capitali nell’impresa, ma queste sue affermazioni sono state smentite da Michael Crowley di Politico.

Gli affari tra Fedor, l’attuale presidente degli Stati Uniti e Cohen si svolsero su territorio statunitense, ma Donald Trump aveva promesso di visitare la Russia per conto della società. Nell’ottobre 2008, Affliction annunciò i piani per un reality show televisivo composto da 15 episodi, “Fighting Fedor”, in cui degli sconosciuti avrebbero tentato di sconfiggere il leggendario campione. Trump assicurò che sarebbe volato a San Pietroburgo nei giorni delle riprese, ma il reality non venne mai realizzato e non ci sono prove per sostenere che Trump abbia compiuto quel viaggio. Non ci sono neppure prove che Fedor abbia fatto da tramite tra Trump e Putin, in maniera diretta o indiretta. Trump ha sempre affermato di non aver mai incontrato Putin, di non avere legami commerciali con la Russia e ha sempre respinto le accuse di interferenza russa nelle sue decisioni, politiche o meno.

Non molto tempo dopo che Affliction gettò la spugna, Fedor e Vadim Finkelstein, suo manager di allora e co-proprietario del M-1 Global che ha co-promosso gli eventi targati Affliction Entertainment, fecero causa all’organizzazione statunitense. Emelianenko e Finkelstein affermarono che i dirigenti Affliction non fecero abbastanza per tentare di salvare il terzo evento, a detta dei russi perché si erano stufati del “gioco” della promozione di eventi di MMA e stavano tentando di riallacciare i rapporti con l’UFC. Finkelstein, poi, aveva speso i suoi contatti personali per far sì che il terzo evento targato Affliction venisse trasmesso su un canale appartenente alla televisione russa di stato. Nella causa non vennero fatti né il nome di Trump né quello di Cohen e il processo fu archiviato nell’agosto del 2011.

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Tudor Leonte

Alla perenne rincorsa del tesserino da giornalista pubblicista, ho scritto di MMA per alcune testate giornalistiche italiane e altri siti del settore. Al momento collaboro con Sherdog.com. Scrivo cose, intervisto gente, mi diverto.

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